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Il Dipartimento di Neuroscienze delle Aziende Sanitarie ferraresi (diretto da Andrea Saletti), attraverso l’Unità Operativa di Neurologia Provinciale, diretta da Daniela Gragnaniello, ha aperto le porte alla pratica della Pet Therapy. Giovedi 30 ottobre 2025, è stato permesso l’accesso alla cagnolina di nome Bella, che ha fatto “visita” ad una paziente ricoverata per proseguire un percorso terapeutico personalizzato e già avviato al proprio domicilio. Questa iniziativa si inserisce nel quadro delle disposizioni aziendali che permettono l'accesso ai piccoli animali domestici, in un’ottica di umanizzazione delle cure che contraddistingue i percorsi assistenziali dell’Ospedale di Cona.
La paziente, una giovane donna ricoverata con un percorso di malattia prolungato e in attesa di trasferimento in una struttura riabilitativa, aveva richiesto di poter proseguire questo specifico iter terapeutico anche durante la degenza ospedaliera. La Pet Therapy è una pratica che utilizza l'interazione tra animali e persone per migliorare il benessere fisico, emotivo e sociale. L'obiettivo è quello di stimolare la comunicazione, ridurre stress e ansia, offrendo un supporto concreto al processo di cura. I benefici apportati da questa interazione sono molteplici, con evidenze in letteratura sul miglioramento dell’umore, fino alla riduzione dell'ansia, superando barriere emotive e comportamentali.
Il lavoro è stato svolto da Beatriz Mannelli, coadiutrice del cane per gli interventi assistiti con gli animali, che collabora con l’associazione "Zampe e Sorrisi". La signora Mannelli svolge questa attività da cinque anni, dopo aver lavorato in vari contesti, tra cui RSA, scuole materne e centri diurni. L’idea di proporre una collaborazione presso l’Ospedale di Ferrara è nata dopo una visita alla propria sorella, ricoverata nello stesso reparto, dove è stato percepito un ambiente aperto e disponibile. Il successo di questa esperienza ha evidenziato il valore dell’interazione affettiva e comunicativa tra paziente e animale, che costituisce un "un ponte comunicativo" straordinario e peculiare.

“È importante rimarcare – commenta Gragnaniello - che nella nostra Azienda, come in altre della regione, è già concesso l'ingresso ai piccoli animali domestici, con procedure specifiche che permettono la loro presenza anche nelle aree di degenza. Nel caso specifico di questa giovane donna, l’esperienza è stata veramente commovente perché facilita proprio lo sblocco emotivo, risultando molto positiva non solo per la signora, ma anche per noi operatori. Sebbene all'inizio ci fosse una certa cautela, l’esito positivo ci porta a non escludere a priori che questa possibilità possa accadere di nuovo in futuro".
“In questi anni di lavoro con Bella – afferma Mannelli – ho imparato quanto gli animali possano aiutare a ritrovare equilibrio e umanità, anche in un contesto ospedaliero. Ogni volta che entro nella stanza vedo la gioia negli occhi dei pazienti. Il respiro calmo di Bella e il contatto con un altro essere vivente portano calore e serenità, e mi piace pensare che la cagnolina abbia fatto la sua parte a supporto dello splendido lavoro svolto da medici e infermieri. Spero davvero che il progetto possa continuare a crescere e raggiungere sempre più persone”.