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Anche quest’anno l’Azienda Ospedaliero-Universitaria e l’Azienda USL di Ferrara aderiscono alla "XXIII Giornata Nazionale del Sollievo”, prevista a livello nazionale il 26 maggio 2024, promossa e patrocinata dall’Assessorato Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna congiuntamente al Ministero della Salute, alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e alla Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti.
Negli anni le due Aziende Sanitarie ferraresi hanno avviato percorsi specifici di qualità per il trattamento del dolore acuto e cronico e per il sollievo dalla sofferenza delle persone ricoverate; tutto questo per personalizzare e umanizzare le cure, in equità.
Le iniziative proposte di sensibilizzazione e comunicazione, si ispirano ai valori della Legge n. 38 del 15 marzo 2010, che garantisce le cure palliative e la terapia del dolore e che ha reso obbligatoria la misurazione del dolore e la sua registrazione in cartella clinica. Asl e S. Anna - attraverso le Unità Operative di Terapia del Dolore dell’ospedale di Cona (referente dott. Alessandro Orlando), dell’ospedale di Cento (referente dott.ssa Roxana Buzoianu), dell’ospedale del Delta (referente dott. Ciro Petrarulo), dell’ospedale di Argenta (referente dott.ssa Melissa Antonelli), della Casa della Comunità “Cittadella S. Rocco” di Ferrara (referente dott. Nicola Breveglieri) e l’Unità Operativa provinciale di Cure Palliative (diretta dalla dott.ssa Loretta Gulmini) - hanno intrapreso da alcuni anni l’istituzione delle attività ambulatoriali specialistiche per tentare di contrastare in modo efficace la problematica del dolore che sia esso acuto, persistente o cronico di qualsiasi eziologia.
Ecco le iniziative previste nella settimana dal 3 al 9 giugno all’ospedale di Cona e sul territorio.
INDAGINE EPIDEMIOLOGICA DI PREVALENZA DEL DOLORE IN OSPEDALE. Nella settimana dal 3 al 9 giugno tutti i pazienti presenti nei reparti medici degli ospedali di Cona, di Cento, di Argenta, del Delta e delle Case del Sollievo ADO di Ferrara e di Codigoro - di qualsiasi età ed etnia, collaboranti e non - saranno coinvolti in un'inchiesta epidemiologica che, attraverso la somministrazione di un questionario (volontario e anonimo), valuterà il loro dolore e la loro sofferenza oltre che la qualità percepita delle cure ricevute. Questa indagine si inserisce all'interno del Progetto aziendale che prevede un percorso di attenzione alla persona, alla personalizzazione delle cure per il sollievo dalla sofferenza e la presa in carico dei pazienti con dolore. L'indagine viene condotta con la collaborazione dei medici in formazione della Scuola di Specializzazione di Anestesia, Rianimazione e Terapia del dolore e di Cure Palliative, dei Responsabili Sicurezza delle Cure del Dipartimento Assistenziale Tecnico e Riabilitativo della Prevenzione e Sociale, dei Referenti locali delle rispettive Terapia del dolore e Cure Palliative e di tutto il personale sanitario.
A FERRARA “IL DOLORE SI CURA INSIEME”. Verranno istituiti due punti d'ascolto telefonici. Il primo attivo presso l’ospedale di Cona (numero 0532.239762) il 4 e 7 giugno dalle ore 13.30 alle 15.00, aperto alla popolazione e ai ricoverati sui temi del dolore e del suo trattamento. I quesiti verranno inoltrati ai professionisti anestesisti algologi che operano presso la Terapia del dolore a Cona, per le risposte del caso. I medici anestesisti e il personale sanitario dedicato del Servizio di Terapia del dolore risponderanno anche ai quesiti inviati alla mail dedicata: terapiadeldolore@ospfe.it.
Il secondo punto d’ascolto, aperto alla popolazione, sarà attivo presso la Cittadella San Rocco di Ferrara (numero 0532.235382) il 6 giugno dalle ore 17.30 alle 18.30. I quesiti verranno inoltrati ai professionisti algologi che operano presso la Casa della Comunità Cittadella San Rocco di Ferrara.
IL DOLORE. Il 1° Rapporto Censis-Grünenthal Dicembre 2023 «Vivere senza dolore» rivela che il dolore cronico affligge 9,8 milioni di italiani, impatta quindi il 19,7% della popolazione adulta. Questa condizione, particolarmente diffusa tra le donne e gli anziani, non solo influisce negativamente sulla qualità della vita dei pazienti ma comporta anche costi sociali rilevanti stimati in quasi 62 miliardi di euro all'anno. L'indagine evidenzia la complessità e l'ampiezza dell'impatto del dolore cronico in Italia, spaziando dai costi diretti e indiretti per la gestione della patologia alle conseguenze sul lavoro e sulla vita quotidiana. In particolare, il rapporto mette in luce che il 72,5% dei malati considera il dolore come un grande "rimosso" nella nostra società, sottolineando la necessità di aumentare la consapevolezza e la comprensione su questa problematica. Il rapporto fornisce indicazioni chiare sulle aspettative dei malati. L'86,2% auspica l'istituzione, nell’ambito del Servizio sanitario nazionale, di uno specialista di riferimento per il dolore cronico di intensità moderata o severa o un servizio specificamente dedicato, mentre l'81,7% ritiene che il dolore dovrebbe essere riconosciuto come una patologia a sé stante, sottolineando la necessità di un approccio dedicato.