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Il 14 e 15 ottobre scorsi, nell’Aula C5 del nuovo Polo Didattico dell’ospedale di Cona, si è svolto un evento formativo organizzato dal Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (SIMT) di Ferrara e da altri sponsor.
Il direttore del SIMT, dott. Gianluca Lodi e la biologa dott.ssa Maria Giuseppa Piccirillo referente vicaria della sezione di Immunoematologia del SIMT hanno moderato la discussione. Il dott. Luca Boccafogli ha organizzato l’evento con il contributo dell’ufficio formazione.
Relatore, in entrambe le giornate, il dott. Stefano Di Narda, Sale Specialist Trasfusion di una società leader nella vendita di sistemi diagnostici per l’immunoematologia.
Gli argomenti trattati hanno riguardato la prevenzione della Mefn, malattia emolitica del feto e del neonato e diagnosi laboratoristica. Questa malattia è ancora, purtroppo, presente nella popolazione e può colpire i figli Rh+ generati da madri Rh-, avuti soprattutto in seconda gravidanza, che a causa dell’incompatibilità di gruppo Materno/ Fetale possono andare incontro alla MEFN, che nei casi più gravi può condurre alla morte del feto in utero.
Le madri Rh- vengono sottoposte a controlli periodici e alla somministrazione dell’Immunoprofilassi che, ad oggi, è sicuramente la strategia clinica più efficace.
“Il SIMT di Ferrara – affermano il dott. Lodi e la dott.ssa Piccirillo - è il punto di riferimento provinciale per l’Immunoematologia, che grazie al suo personale, ai materiali e alle attrezzature specialistiche, vuole garantire al meglio la prevenzione e la sorveglianza immunoematologica delle donne gravide durante tutta la gravidanza. Tutto questo con l’obiettivo di diminuire il rischio, rendendo più sicuro il percorso nascite nell’insorgenza di tale patologia”.