Salta al contenuto


La “stagione calda” corrisponde, per molti cittadini della provincia di Ferrara (e non solo), con la partenza per le classiche ferie estive. Da una parte il giustificato entusiasmo per l’inizio di un periodo di riposo e divertimento, dall’altro il senso di responsabilità verso la propria salute e quella delle persone che viaggiano con noi.

Per questo motivo anche l’Area Comunicazione delle Aziende Sanitarie ferraresi ha deciso di iniziare un piccolo “viaggio” di informazione su come affrontare, dal punto di vista sanitario, le ferie estive. Verranno trattate le principali problematiche, relative alla salute, che si possono incontrare lontani da casa, sia in Italia che all’estero. Consigli, ma anche spiegazioni su come prevenire alcune patologie e cosa portare in valigia per non farsi trovare impreparati.


Il nostro viaggio prosegue parlando di COME E DOVE E CURARSI SE MI AMMALO IN VACANZA, IN ITALIA, IN EUROPA E FUORI DALLA COMUNITA' EUROPEA. Su questo abbiamo interpellato la dott.ssa Federica Camurri (nella foto) dell’Unità Operativa “Governo Percorsi Outpatient” dell’Azienda USL di Ferrara.


CITTADINO ITALIANO CHE VA IN VACANZA SUL TERRITORIO ITALIANO. Se si è in Italia, in orario diurno, è opportuno recarsi direttamente presso gli ambulatori della guardia medica turistica. Normalmente è attiva nei luoghi di maggiore affluenza turistica anche nei giorni festivi e prefestivi e garantisce le visite ambulatoriali, la richiesta di visite specialistiche, la prescrizione di farmaci. Non garantisce servizio notturno e le prestazioni più impegnative e di Pronto Soccorso.

Nel caso in cui nella località in cui si soggiorna non sia presente la guardia medica turistica, è possibile accedere in orario diurno all’ambulatorio di un medico di famiglia per una visita a pagamento.

Negli orari notturni nelle località turistiche le prestazioni mediche non urgenti sono assicurate dal Servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica), mentre per le urgenze è necessario telefonare in qualsiasi orario al numero di emergenza 118 che è sempre attivo.

Per usufruire delle prestazioni mediche in regime di Servizio Sanitario Nazionale fuori dal luogo di residenza è necessario esibire sempre la tessera sanitaria.

Le prestazioni della Guardia medica turistica si pagano? E’ possibile il pagamento di un ticket, il cui importo varia secondo la tipologia delle prestazioni ed è disciplinato autonomamente dalle singole Regioni, motivo per cui è consigliabile chiedere ai servizi informazione della Ausl in cui si soggiorna.


CITTADINO ISCRITTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ITALIANO CHE VA IN VACANZA IN UN PAESE DELL’UNIONE EUROPEA. Il cittadino iscritto al Servizio Sanitario Nazione che si reca per temporaneo soggiorno (turismo, motivi personali, etc.) in un Paese dell’Unione Europea, dello Spazio Economico Europeo (Norvegia, Islanda e Liechliechtenstein, nel Regno Unito e in Svizzera) potrà utilizzare, per l’accesso alle cure, la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) in corso di validità. Per quanto riguarda la Svizzera viene garantita solo l’assistenza indiretta, cioè qualunque prestazione erogata va pagata per intero, salvo poi poterne chiedere il rimborso alla propria ASL.

Se non si è in possesso della TEAM e la partenza è prevista in tempi troppo brevi per poterla ottenere, è possibile richiedere presso gli Sportelli Unici CUP della AUSL di Ferrara il certificato sostitutivo provvisorio.


Durante il soggiorno. In caso di bisogno di cure mediche, presentando la TEAM o il certificato sostitutivo al medico, all’ospedale pubblico o alla struttura convenzionata, il cittadino iscritto al SSN ha diritto a tutte le cure medicalmente necessarie, anche se non urgenti. Le prestazioni sono gratuite, salvo il pagamento dell’eventuale ticket o di altra partecipazione alla spesa che non rimborsabile.

Se, per una qualsiasi ragione, non è stato possibile utilizzare la TEAM o il certificato sostitutivo provvisorio e le prestazioni sanitarie sono state pagate, è necessario conservare le ricevute e l’eventuale documentazione sanitaria per procedere alla richiesta di rimborso.

Se il soggiorno all’estero supera i 30 giorni, è opportuno comunicarlo all’ASL per la sospensione del medico di famiglia, come previsto dalle norme in vigore. Al rientro in Italia, alla scadenza prevista o in anticipo rispetto alla stessa, è necessario recarsi presso la ASL per ripristinare il rapporto con il medico di fiducia (Circolare 11 maggio 1984) o effettuare una nuova scelta del medico.

Sul sito del ministero della salute è presente una sezione “Se parto per…” in cui, indicando il paese di destinazione ed il motivo del viaggio, vengono riportate tutte le informazioni utili.


CITTADINO ISCRITTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ITALIANO CHE VA IN VACANZA IN UN PAESE NON DELL’UNIONE EUROPEA MA CHE HA CONVENZIONE BILATERALE CON L’ITALIA. L’Italia ha stipulato delle Convenzioni Bilaterali con i seguenti Paesi: Argentina, Australia, Brasile, Capoverde, Città del Vaticano, Serbia, Montenegro, Bosnia, Erzegovina, Macedonia, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Tunisia. Questi Paesi assicurano l’assistenza sanitaria da Paese a Paese in modo diverso e con alcune limitazioni.

L’assistenza varia in base alle convenzioni. L’assistito che si reca per turismo o motivi diversi nei Paesi sopraelencati può accedere all’assistenza sanitaria presentando la documentazione prevista, richiedibile presso lo Sportello Unico-CUP dell’AUSL di Ferrara.


CITTADINO ISCRITTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ITALIANO CHE VA IN VACANZA IN UN PAESE EXTRA UNIONE EUROPEA. Quando ci si reca in un paese extra UE per breve soggiorno o turismo, benché si sia iscritti al SSN, non sono previste forme di tutela da parte del Servizio Sanitario Nazionale. E’ pertanto esclusa anche la copertura delle prestazioni di pronto soccorso. Quindi è opportuno provvedere - prima della partenza - la stipula di un’assicurazione sanitaria privata.

A cura di

Questa pagina è gestita da

Ultimo aggiornamento

11-08-2023 10:08

Questa pagina ti è stata utile?