Traumatologia
in traumatologia si distingue un trattamento precoce ed uno differito. Il trattamento precoce include tutti i traumi in cui esista una priorità chirurgica maxillo-facciale. Il trattamento degli esiti può essere dovuto o ad un trattamento primitivo inadeguato o ad un trattamento precoce non effettuato per le condizioni cliniche generali del paziente. I traumi possono coinvolgere sia i tessuti molli che le ossa, sia singolarmente che insieme e si possono presentare come fratture isolate o più complesse come quelle con coinvolgimento cranico, in cui risulta indispensabile un intervento combinato insieme al Neurochirurgo.

Tumori benigni e maligni:
le neoplasie possono coinvolgere i vari distretti del volto coinvolgendo sia i tessuti molli che quelli scheletrici. Il trattamento sarà differente in caso di lesioni benigne o maligne. Importante l’approccio multidisciplinare con diversi specialisti tra cui l’oncologo, il radioterapista e l’otorinolaringoiatra.

Malformazioni congenite:
il capitolo delle malformazioni congenite è molto ampio. Vengono trattate le malformazioni del volto come quelle del distretto orbito-maxillo-mandibolare. A Ferrara è attivo un Gruppo di Studio Multidisciplinare per il Trattamento delle Malattie Cranio Maxillo Facciali oltre ad un Incarico Professionale di Alta Specializzazione “Chirurgia delle malformazioni cranio facciali congenite in età pediatrica e malattie rare”. Anche in questo settore sono più che mai necessarie conoscenze e competenze trasversali tra cui quelle di genetica. Alcune deformità possono essere risolte con un unico trattamento, altre richiedono diversi interventi che dovranno essere eseguiti in età differenti.
Il supporto dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) è di fondamentale importanza così come l’apporto di associazioni ONLUS come l’ASM (Associazione Italiana Studio Malformazione per la Salute dell’Infanzia) con sede a Milano che è una delle maggiori associazioni di supporto anche nei confronti delle famiglie dei pazienti malformati (www.asmonlus.it)

Chirurgia orbitaria:
si occupa dei trattamenti per le diverse patologie orbitarie quali l’anoftalmia (assenza di un bulbo oculare), la distopia orbitaria (alterazioni della posizione dell’orbita), l’enoftalmo (eccessivo approfondimento del bulbo oculare), la ptosi (caduta della palpebra) sino all’orbitopia endocrina o Malattia di Graves-Basedow.
Quest’ultima condizione presenta un’anomala protrusione dei bulbi oculari connessa con la malattia della tiroide. Anche nel caso della malattia di Graves è necessario avvalersi di un team multidisciplinare dove, oltre al chirurgo maxillo-facciale vi sono l’endocrinologo, l’otorinolaringoiatra, l’oculista e il neuro radiologo. A Ferrara è stato istituito un Centro per lo Studio ed il Trattamento dell’Oftalmopatia Endocrina. Gli interventi chirurgici per questa patologia possono essere di due tipi, a cui possono essere aggiunti successive operazioni: allargamento delle ossa che costituiscono l’orbita o la rimozione del grasso in eccesso infraorbitario (tecnica di Olivari).

Chirurgia ortognatica:
La Chirurgia Ortognatica (chiamata anche chirurgia ortopedica dei mascellari) comprende il trattamento delle deformità acquisite dento-mascellari. Quindi il trattamento chirurgico della mandibola eccessivamente lunga, eccessivamente corta o laterodeviata o malformazioni che comprendono anche il mascellare. Gli interventi consistono in "tagli ossei" chiamati osteotomie che riportano le strutture ossee e gli elementi dentari nelle loro giuste sedi anatomiche. Gli obiettivi dell'operazione sono di tipo funzionale (masticazione, deglutizione e fonazione) con risvolti anche morfologici di miglioramento dei tratti del volto. La collaborazione con l'ortodontista è fondamentale per il corretto risultato.

Patologia dell'articolazione Temporo-Mandibolare:
La patologia dell'Articolazione Temporo-Mandibolare (ATM) merita un particolare riguardo in quanto estremamente diffusa nella popolazione. La sintomatologia si evidenzia con disturbi a livello delle componenti articolari quali la muscolatura e il condilo mandibolare. Il trattamento dipende dal tipo di problema e può essere sia di tipo conservativo (mediante utilizzo tra l’altro di apparecchi endorali chiamati bite) che chirurgico sino alla completa sostituzione dell’ATM con protesi progettate e costruite appositamente per il paziente. Anche in questo caso è necessario un approccio multidisciplinare tra più specialisti (fisiatra, fisioterapista, odontoiatra, otorinolaringoiatra, audiologo, neuroradiologo, psicoterapeuta, reumatologo). A Ferrara inoltre è attivo un ambulatorio multidisciplinare assieme allo specialista reumatologo, per la diagnosi e la cura dei pazienti affetti da malattie reumatologiche con coinvolgimento dell’ATM.

Distrazione Osteogenetica delle ossa mascellari:
la cosiddetta Distrazione delle Ossa Mascellari (D.O.) è una tecnica chirurgica che consiste nell'allungamento delle ossa maxillo-mandibolari tramite l'applicazione di adeguate apparecchiature interne, chiamate distrattori. L'allungamento delle ossa maxillo-mandibolari è particolarmente indicato nelle malattie congenite cranio-facciali. Si tratta di una metodica innovativa nel trattamento ricostruttivo e regenerativo delle ossa facciali.

Chirurgia ricostruttiva del volto:
le nuove tecniche ricostruttive del volto icludono anche l’utilizzo delle cellule staminali per la riparazione dei difetti, soprattutto nel caso di deformità cranio facciali a seguito di malformaziono o traumi ad esempio. La tecnica consiste nel prelievo di tessuto adiposi, generalmente dall’addome che, dopo opportuni trattamenti, viene iniettato con tecniche microchirurgiche nelle zone del volto.

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Direttore Prof. Manlio Galiè

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