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I recenti fatti di violenza che hanno purtroppo coinvolto la giovane studentessa veneta Giulia Cecchettin e l’imminente ricorrenza della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne” - prevista il 25 novembre – tengono alta l’attenzione su questo delicato tema sociale. L’Azienda Usl di Ferrara ha attivato un’importante rete di Servizi territoriali sanitari, sociali e del terzo settore che lavorano in stretta sinergia per accogliere, ascoltare ed accompagnare il cambiamento, rispettando e valorizzando l’autonomia di scelta delle donne.


La violenza domestica contro le donne costituisce un fenomeno pervasivo che attraversa la cultura e la società; fenomeno che accede alla ribalta mediatica quando avvengono eventi eclatanti ma che il più delle volte agisce nel silenzio e nell’invisibilità delle relazioni di intimità. Gli autori di violenza non sono estranei ma, quasi sempre, coniugi, compagni, ex compagni, in qualche caso fratelli, genitori o figli.


L’AUSL di Ferrara ha previsto uno spazio di accoglienza e supporto psicologico rivolto alle donne che subiscono violenza al quale si può accedere direttamente. Per contatti ed informazioni è possibile scrivere alla mail dedicata o contattare l’operatore il lunedì o giovedì dalle ore 13.00 alle ore 15.00: Tel: 320.4341852; Mail: psicologiacomunita@ausl.fe.it.


Sempre presso l’Usl è presente anche un Centro per il trattamento degli autori di comportamenti violenti, denominato “Liberiamoci dalla Violenza” (LDV). Non è facile per un uomo assumere la scelta di chiedere aiuto perché ciò significa ammettere il problema, assumere la responsabilità dei propri comportamenti e la fatica di cambiare. Tale scelta costituisce tuttavia una opportunità fondamentale per dare una svolta alla propria vita ed alle proprie relazioni interpersonali. Ci vuole coraggio per cambiale!

Per contatti ed informazioni è possibile scrivere alla mail dedicata o contattare l’operatore il giovedì dalle 13.00 alle 15.00: Mail: ldv@ausl.fe.it; Telefono: 333.2415033.


“Mentre la violenza fisica più grave arriva ai Pronto Soccorsi (spesso dopo molti anni da quando è iniziata) – afferma la dott.ssa Rachele Nanni (nella foto), Direttrice Unità Operativa Complessa di Psicologia Clinica e di Comunità dell’AUSL di Ferrara - c’è una violenza verbale, psicologica, economica, sessuale e fisica molto più estesa che perlopiù non viene vista e riconosciuta come tale. Purtroppo queste forme di violenza, classificate da molti come “minori”, costituiscono in realtà gli antecedenti di eventi più estremi. Non solo. La violenza domestica ha un impatto significativo sulla salute e la qualità di vita delle donne e dei minori coinvolti. Essa si traduce in limitazione nelle scelte di vita e di lavoro, condizioni di stress cronico, disturbi di tipo fisico, sessuale e psicologico. Spesso le vittime sono intrappolate in relazioni dalle quali è difficile uscire per paura, vergogna, dipendenza economica o affettiva. Il ricatto, il giudizio sociale, la paura di non essere credute impediscono frequentemente alle vittime di uscire allo scoperto e trovare vie di uscita. Ed è per questo che è importante venire a conoscenza di alcuni strumenti creati per dare informazione e sostegno”.

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Ultimo aggiornamento

23-11-2023 15:11

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