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Da 16 anni la Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus organizza la giornata nazionale Parkinson l’ultimo sabato di novembre. Si tratta di una giornata di sensibilizzazione e di sostegno dedicata proprio alle persone affette da questa patologia e alle loro famiglie.

Quest’anno la 16° edizione della Giornata Nazionale del Parkinson si celebrerà sabato 30 novembre e più di 100 centri italiani specializzati nella diagnosi e nel trattamento, organizzeranno incontri e seminari per confrontarsi sulle principali tematiche della malattia.


Fra questi centri anche l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, che organizza un evento a cura del Centro Disordini del Movimento dell’Unità Operativa di Neurologia dell’ospedale di Cona (attualmente sotto la guida della dott.ssa Daniela Gragnaniello, facente funzione), coordinato dalla dott.ssa Mariachiara Sensi, in collaborazione con l’Associazione Parkinson & Caregiver di Ferrara (AP&C). L’incontro, dal titolo “Stai con me”, si svolgerà sabato 30 novembre (dalle ore 9.30) presso l’Auditorium del Liceo Carducci di Ferrara in via Canapa, 75. Si tratta di un workshop teatrale a cui parteciperanno persone affette da Parkinson e caregivers per sensibilizzare la cittadinanza sulla malattia. Il programma vedrà l’apertura della giornata con il monologo teatrale di Stefano Guidi (persona affetta da Parkinson), per proseguire poi con lo spettacolo teatrale e workshop con il pubblico e la consegna di targhe ai sostenitori di AP&C. L’iniziativa si concluderà con un rinfresco finale.

Per informazioni: associazioneparkinsonianiec@gmail.com oppure chiamare il 377.2475274 o il 333.6239633.


Inoltre, da cinque anni, la Giornata Nazionale Parkinson è preceduta da un’anteprima virtuale nazionale per fare il punto con le istituzioni e gli stakeholder sullo stato degli strumenti a disposizione per combattere questa patologia. Quest’anno i focus dell’evento saranno tre: il ruolo del caregiver nella cura delle persone con Parkinson; il benessere e gli stili di vita; l'importanza delle raccolte di dati clinici per accelerare la ricerca nella malattia di Parkinson. L’iniziativa, dal titolo “Benessere, cura e progresso nella ricerca sulla malattia di Parkinson” - promossa dalla Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus, con il patrocinio della Società Italiana Parkinson e disordini del movimento LIMPE-DISMOV – si svolgerà venerdì 29 novembre (dalle ore 9.30 alle 13.30) su piattaforma virtuale, collegandosi al seguente link: https://anteprimagnp.fondazionelimpe.it/.

All’evento sarà presente anche la Vice Presidente dell'Associazione Gruppo Estense Parkinson di Ferrara, Silvana Bellettati, che parlerà in qualità di caregiver.


IL CENTRO DISORDINI DEL MOVIMENTO DELL’OSPEDALE DI CONA nasce oltre 25 anni fa dall'esigenza di rispondere in maniera multidisciplinare alle richieste dei pazienti affetti da patologie degenerative del sistema nervoso centrale, quali i parkinsonismi, la distonie e le coree. Nello specifico l’ambulatorio si occupa della fase più complicata della “malattia di Parkinson” e dei parkinsonismi degenerativi atipici ma, in egual maniera, dei più rari disordini del movimento ad esordio giovanile per i quali è necessaria un’adeguata e precoce presa in carico, considerate le alte richieste funzionali, sia lavorative che sociali, di questi pazienti. Attualmente l’ambulatorio si avvale di diverse collaborazioni, in primis quella fisiatrica, ma anche deglutologica, cognitiva, psichiatrica, pneumologica e gastroenterologica, tutte necessarie per gestire le diverse patologie in maniera ottimale. Oltre all’attività mirata alla diagnosi e terapia medica dei pazienti con disordini del movimento, il Servizio di Ferrara è uno dei tre Centri di terzo livello della Regione Emilia-Romagna autorizzato alle Terapie Avanzate (stimolazione cerebrale profonda o Deep Brain Stimulation e terapie infusionali con apomorfina o levodopa) per i pazienti affetti da malattia di Parkinson in fase complicata.


Sebbene non esistano terapie in grado di prevenire o modificare l’andamento di questa malattia neurodegenerativa, sicuramente un corretto stile di vita (dieta, prevenzione dei fattori di rischio cardio e cerebrovascolare) e l’attività fisica rappresentano fattori importanti in grado di modificare positivamente l’andamento della patologia e la sopravvivenza. In particolare l’esercizio fisico è considerato uno dei trattamenti con effetto protettivo in grado di rallentare la progressione della malattia. L’attività fisica è infatti in grado di incidere positivamente sulla qualità della vita delle persone affette, agendo non solo a livello motorio (nel camminare, muoversi, nella postura e equilibrio e nella prevenzione e riduzione delle cadute) ma anche - a livello cognitivo - migliorando la plasticità cerebrale, l’attenzione, il pensiero, la memoria e l’apprendimento.

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Ultimo aggiornamento

28-11-2024 10:11

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