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“La registrazione sistematica dei casi di tumore in Provincia di Ferrara ha raggiunto lo scorso anno i 30 anni di dati prodotti”, spiega il dott. Stefano Ferretti, Responsabile dell’Unità provinciale di Ferrara del Registro Tumori dell’Emilia-Romagna.
I Registri tumori hanno nel frattempo vissuto un’importante evoluzione: da semplici descrittori della frequenza dei tumori sono diventate strutture fortemente integrate nelle Reti oncologiche per la programmazione sanitaria e la valutazione di appropriatezza e impatto degli interventi clinici e di Sanità pubblica, in primis gli screening oncologici e i Percorsi Diagnostico-Terapeutici in Oncologia.
L’integrazione dei dati provinciali in un’unica archivio regionale (che sorveglia poco meno di 4,5 milioni di persone residenti) consente una più efficiente raccolta e condivisione dei dati, l'elaborazione di più robusti indicatori complessi (prevalenza, guarigione), nonché di indagare patologie rare con numerosità consistenti ed ampi periodi di esposizione al rischio. “Entrando nel contesto dei dati pubblicati sui tumori più frequenti – prosegue il dott. Ferretti - è possibile osservare il permanere a livello provinciale di un moderato eccesso di rischio di insorgenza e mortalità per tumori del colon-retto nei maschi e, molto più lieve, nelle femmine. Si tratta di un fenomeno storico noto fin dagli anni ‘70 e comunque globalmente in forte calo, soprattutto per merito del programma di screening (di cui è già stata deliberata l’estensione fino ai 74 anni di età). La sopravvivenza dei pazienti affetti da questi tumori è in linea con la media regionale, a testimonianza dell’alto livello dell’assistenza. Il Registro ha valutato che in Regione circa 12.000 persone attualmente in vita hanno avuto una diagnosi di carcinoma colorettale negli ultimi 14 anni (circa 1.800 nella nostra Provincia). Attualmente oltre la metà dei casi incidenti dal 2000 è destinato a guarire (+20% rispetto ai casi incidenti nel 1990)”.
Anche l’incidenza del tumore del polmone presenta per la provincia di Ferrara livelli moderatamente più alti della media regionale nei maschi (ma non nelle femmine). Nel tempo l’incidenza e la mortalità sono peraltro in calo negli uomini e in aumento nelle donne e questo suggerisce una diversa esposizione a rischi legati ad abitudini personali tra i due sessi, principalmente rappresentati dal fumo di tabacco. Il fumo è particolarmente diffuso nelle giovani donne, come anche evidenziato da uno studio dell’Azienda USL di qualche anno fa, e questo rappresenta un fattore negativo per il futuro, anche in riferimento alle malattie respiratorie e cardiovascolari. La prognosi dei tumori polmonari resta grave sia nei maschi, che nelle femmine (con la Provincia di Ferrara allineata alla media regionale). “Solo un controllo ancora più forte dell’abitudine al fumo – afferma il professionista - potrà cambiare l’epidemiologia di questi tumori”.
Il melanoma maligno della cute in provincia di Ferrara mostra una minore incidenza in uomini e donne, rispetto alle altre Province della Regione. Anche la sopravvivenza è leggermente inferiore, mentre la mortalità è nella media regionale per i maschi e inferiore nelle femmine. La valutazione integrata di questi parametri permette di concludere per una minore sensibilità diagnostica nei confronti delle forme precoci, a ottima prognosi (da qui la più alta sopravvivenza in altre Province), che però non determina un impatto sulla mortalità. L’incidenza delle lesioni clinicamente rilevanti si può considerare pertanto non significativamente diversa rispetto al resto della Regione.
Non sussistono rilevanti differenze rispetto al resto della Regione nemmeno per il carcinoma della mammella femminile, che rappresenta il 30% di tutti i tumori insorgenti tra le donne, la cui incidenza e mortalità si collocano nella media regionale, così come la sopravvivenza. Nel 2020 erano presenti in Regione quasi 47.000 donne (in vita) con carcinoma mammario diagnosticato negli 14 anni (circa 3.650 casi stimabili in Provincia di Ferrara). L’incidenza globale di questi tumori è pressoché stabile. Studi nazionali hanno mostrato che il 67% delle donne con carcinoma mammario insorto intorno al 2000 (almeno 18 anni di osservazione) sono destinate a guarire (erano il 51% nel 1990). Tra le misure più importanti per il controllo di questa patologia sono da considerare il Programma di screening (anche nei confronti delle forme eredo-familiari giovanili) e il Percorso Diagnostico Terapeutico e Assistenziale, con i Centri di Senologia che attualmente coprono tutto l’ambito regionale.
Tra gli altri tumori femminili più frequenti affrontati dal dossier regionale sono da segnalare quelli del corpo dell’utero, con la provincia di Ferrara allineata alla media regionale sia per l’incidenza, che per la mortalità, che per la sopravvivenza. L’andamento di questa patologia è stabile nel tempo.
Nei maschi si segnala la diminuzione dell’incidenza e della mortalità del carcinoma della prostata, rispetto agli alti livelli della fine del secolo scorso, raggiunti per sovradiagnosi da eccessiva diffusione del dosaggio dell’Antigene Prostatico Specifico (PSA). L’incidenza in Provincia di Ferrara è moderatamente al di sotto della media regionale, mentre la mortalità è sovrapponibile al resto della Regione, con una sopravvivenza lievemente inferiore. Questo depone a favore di un più efficace controllo della sovradiagnosi in ambito provinciale nei decenni trascorsi, rispetto alla media regionale.
Infine, per i tumori della vescica, la cui incidenza è in diminuzione nei maschi, ma non nelle femmine (anche qui il fumo di tabacco gioca un ruolo fondamentale), i livelli di incidenza e mortalità in Provincia di Ferrara, rientrano nella media regionale. Per uniformità rispetto alle linee-guida internazionali, sono considerati in incidenza sia i carcinomi invasivi, che i non invasivi (a differenza di tutte le altre sedi) e questo altera l’interpretazione degli indicatori di sopravvivenza (per definizione le lesioni non invasive non influenzano significativamente la sopravvivenza del soggetto). I valori di sopravvivenza leggermente inferiori della Provincia di Ferrara, unico Registro emiliano-romagnolo sviluppatosi in ambito anatomo-patologico, documentano un più diretto accesso al dato morfologico delle lesioni, con miglior discrimine tra lesioni benigne e maligne.
“La rappresentazione dei dati epidemiologici riguardanti tutti i tumori maligni – sottolinea il dott. Ferretti - evidenzia una sostanziale coerenza dei dati della Provincia di Ferrara con quelli regionali. Il significato epidemiologico di questo parametro globale è tuttavia assai modesto: il “totale dei tumori” rappresenta decine di patologie differenti per fattori di rischio, insorgenza e prognosi, il cui mix è territorialmente non omogeneo. La possibilità di confrontare questi dati con altre Regioni è negli ultimi anni molto scarsa, a causa del ritardo nella costituzione dei Centri regionali del Registro tumori nazionale, processo che è stato avviato negli ultimi anni. I dati nazionali pubblicati sono in realtà stime approssimative, a partire da serie storiche, talvolta poco confrontabili con dati “reali”. Il Registro tumori dell’Emilia-Romagna, con le sue Unità provinciali, costituisce uno dei pochi esempi di Registro a totale copertura regionale, in grado di rispondere prontamente alle esigenze del territorio e delle Aziende sanitarie”.
- Per consultare le informazione relative alla Conferenza stampa organizzata stamane dalla Regione Emilia-Romagna: https://notizie.regione.emilia-romagna.it/comunicati/2024/settembre/sanita-registro-regionale-tumori-in-emilia-romagna-la-sopravvivenza-a-cinque-anni-per-i-malati-oncologici-e-superiore-al-dato-nazionale-65-per-gli-uomini-e-69-per-le-donne-dal-2025-la-regione-estende-lo-screening-gratuito-per-il-cancro-del-colon-retto
- Il report regionale completo è disponibile all’indirizzo https://salute.regione.emilia-romagna.it/registro-tumori/pubblicazioni/i-tumori-in-emilia-romagna
- Un portale con i dati del Registro, in continuo aggiornamento, è a disposizione per elaborazioni mirate all’indirizzo: https://www.datiregistrotumori-emilia-romagna.it/