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L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara celebra un significativo traguardo con il raggiungimento di oltre 100 interventi ginecologici eseguiti con tecnica robotica presso l’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia diretta dal prof. Pantaleo Greco. Questo risultato sottolinea il costante impegno nella cura delle pazienti adottando l’evoluzione più avanzata della chirurgia mininvasiva.
Per alcune tipologie di interventi accuratamente selezionati, rispetto alla laparoscopia tradizionale e alla chirurgia “a cielo aperto” (laparotomica), l’approccio chirurgico robotico può consentire al chirurgo una visione tridimensionale ad alta definizione e una maggior precisione nei movimenti chirurgici, grazie a strumenti articolati che replicano con estrema fedeltà i movimenti della mano umana. Tutto ciò si traduce, per casi selezionati, in vantaggi per le pazienti, tra cui un minore impatto chirurgico, ricoveri più brevi e una più rapida ripresa delle normali attività quotidiane.
Gli oltre 100 interventi eseguiti hanno riguardato un’ampia gamma di patologie ginecologiche complesse:
- 62 interventi sono stati effettuati per il trattamento del carcinoma dell’endometrio, una delle neoplasie ginecologica più frequente, mediante isterectomia;
- 23 interventi hanno interessato pazienti affette da fibromi uterini sintomatici, per le quali è stata eseguita l’isterectomia, in particolare in presenza di uteri di grandi dimensioni.
- 15 interventi sono stati dedicati al trattamento del prolasso genitale, utilizzando tecniche di sospensione con protesi.
- 5 interventi sono stati eseguiti su pazienti portatrici di mutazione BRCA, a rischio aumentato di sviluppare un carcinoma ovarico, per le quali è stato indicato l’intervento profilattico di annessiectomia bilaterale (operazione che prevede la rimozione di entrambe le ovaio e le tube di Falloppio).
Un beneficio particolarmente significativo dell'approccio robotico si riscontra nelle pazienti con obesità. La mininvasività e la precisione offerte dalla chirurgia robotica permettono di ridurre complicanze, favorire una migliore guarigione delle ferite rappresentando quindi un’opzione vantaggiosa per questa categoria di pazienti.
A guidare questo percorso è un’équipe specializzata, diretta dal prof. Pantaleo Greco. Un ruolo centrale nello sviluppo della chirurgia robotica ginecologica è svolto dal dott. Gennaro Scutiero, responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Chirurgia Ginecologica Mininvasiva, dalla dottoressa Ruby Martinello, responsabile della Struttura Semplice di Ginecologia Oncologica, e dalla dottoressa Orsola Brasile (medico presso l’Ostetricia Ginecologia).
"Il raggiungimento degli oltre 100 interventi ginecologici eseguiti con tecnologia robotica al Sant'Anna – dichiara il prof. Greco - è un risultato che ci riempie di orgoglio e testimonia il nostro impegno costante verso una ginecologia all'avanguardia. Questa evoluzione chirurgica ci permette di offrire alle nostre pazienti percorsi di cura sempre più personalizzati, con benefici tangibili in termini di recupero e qualità di vita. La chirurgia robotica è una componente fondamentale della nostra strategia per un futuro della ginecologia sempre più orientato alle esigenze della donna”.
"La chirurgia robotica – mette in evidenza il dott. Scutiero - eleva gli standard della mininvasività che già sono perseguiti con la laparoscopia. Grazie alla visione tridimensionale ad alta definizione e agli strumenti articolati che riproducono fedelmente i movimenti della mano umana, riusciamo a operare con una grande precisione anche nei casi più complessi e selezionati. Questo non solo si traduce in una riduzione dell'invasività per la paziente, ma anche in un recupero più rapido, consentendo alle donne di tornare prima alla loro quotidianità".
"Per le pazienti oncologiche, l'introduzione della chirurgia robotica – sottolinea la dott.ssa Martinello - ha rappresentato un salto qualitativo fondamentale. In particolare questa tecnica ci consente di eseguire interventi radicali, anche su pazienti con comorbidità significative come l'obesità. I benefici in termini di riduzione dei tempi di ricovero e miglioramento della qualità di vita post-operatoria sono cruciali per le donne che devono affrontare un percorso terapeutico spesso impegnativo".