Contenuto
E’ stata inaugurata questa mattina - martedì 31 ottobre 2023 -, presso l’area accoglienza dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara (Arcispedale “Sant’Anna” di Cona, atrio ingresso 1), la mostra fotografica “NOI”. Erano presenti la Direttrice Generale delle Aziende Sanitarie ferraresi Monica Calamai, l’assessora alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara Dorota Kusiak, la Presidente dell’Associazione Fidapa – Bpw Italy sezione di Ferrara Susanna Benetti (accompagnata da Paola Peruffo, Presidente della Commissione Pari opportunità di Ferrara), i due fotografi che l’hanno realizzata (Federica Veronesi e Stefano Pesaro), la Referente del Centro Strategico di Medicina di Genere Rosa Maria Gaudio, la Responsabile del Servizio di Formazione e Aggiornamento delle Aziende Sanitarie Ferraresi Marilena Bacilieri, la Responsabile del Servizio di Psicologia Clinica e di Comunità dell’Azienda Usl Rachele Nanni e la Referente “Bollini Rosa” dell’Ospedale di Cona Cinzia Ravaioli.
Assessore Dorota Kusiak. “Ringrazio le Aziende Sanitarie ferraresi per aver creato questo importante momento per la prossima data del 25 novembre. Questo deve essere un messaggio positivo verso le donne che sono vittime di violenza; il messaggio di una comunità che non vuole accettare le donne siano maltrattate. Unendo le forze stiamo cercando di trasmettere questo messaggio a tutta la comunità. Ringrazio tutti i soggetti che, attraverso una fitta rete, operano a favore delle donne a partire dalla prevenzione. Vorrei anche soffermarmi sul preoccupante fenomeno della violenza che non vediamo e che non sappiamo, perchè molte donne non possono o non hanno il coraggio di denunciare”.
Susanna Benetti. “La mostra è stata pensata e realizzata, grazie ai fotografi che hanno prestato la loro opera, dall'Associazione FIDAPA della sezione di Ferrara. La sigla FIDAPA indica la "Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari" e cerca di promuovere in tutti i modi il mondo femminile. La tematica del contrasto alla violenza contro le donne è un argomento che ci sta certamente molto a cuore. Per questo motivo desidero ringraziare il Comune di Ferrara, che ha finanziato questo progetto, e l'Azienda Ospedaliero-Universitaria, che ha ospitato questa esposizione. La nostra speranza è che, attraverso queste opere, il messaggio della campagna arrivi non solo alle donne ma anche a tante altre persone”.
Federica Veronesi e Stefano Pesaro. “Quando ci è stato chiesto da Dorota se potevamo offrire la nostra collaborazione su questo progetto, la prima cosa che io e Stefano abbiamo deciso è stata quella di escludere assolutamente di fotografare il dolore dal punto di vista fisico, il dolore “meccanico”. La nostra intenzione è stata quella di far uscire le emozioni dal cuore di queste donne e quindi di fotografare quella che è l'espressione di maggiore emozione: le lacrime. Lacrime che diventano un modo empatico di mandare un messaggio. Questo messaggio, non solo di dolore molto intimo, ma anche di richiesta d'amore. Ci piace definirci – come ci è stato detto – “speleologi delle emozioni”. Sarà perché nelle nostre immagini non spendiamo l'essenziale ma cerchiamo un rapporto immediato di coinvolgimento emotivo con le ragazze con cui abbiamo lavorato”.
Monica Calamai. “Tutto questo nasce grazie alla collaborazione, concretizzata negli anni, con il Comune di Ferrara attraverso l'Assessora alle Pari Opportunità, ma anche grazie al coinvolgimento di tutto il Consiglio Comunale. Le nostre Aziende sono impegnate da sempre all'interno di questo percorso, che riguarda tutta la tematica della violenza di genere, della violenza sulle donne e della fragilità. Per noi il 25 novembre è solo una data che abbiamo voluto “esplodere” in molteplici iniziative spalmate su tutto il mese di novembre. La nostra attenzione deve essere rivolta a tutti i tipi di violenza e discriminazione. In questi ultimi questi 3 anni, ad esempio, abbiamo strutturato nella nostra provincia diversi centri per “uomini maltrattanti”, che rappresentano un elemento estremamente importante per sensibilizzare su questa problematica. Altrettanto importante è il nostro Centro sulla Medicina di Genere che ci ha permesso di ottenere, quest’anno, il riconoscimento come ospedale che ha prodotto il maggior numero di pubblicazioni su questa tematica. Ora l’obiettivo si deve allargare e concentrare anche sulle scuole perché è molto importante che ai nostri bambini venga insegnata fin da subito la cultura del genere”.
L’esposizione, che ha toccato più location lungo in tutto il Paese, è costituita da 10 lavori dei due artisti. Le immagini riportano i volti in lacrime di un gruppo di donne di varie nazionalità, europee, cinesi e anche una donna etiope, che inscenano il pianto a seguito di una violenza. Una violenza che molto spesso non è solo fisica ma soprattutto mentale. Si tratta di immagini della misura di 1 metro per un metro stampate su pannelli di alluminio che resteranno all’ospedale di Cona per tutto il mese di novembre.
La mostra inaugurata stamani è infatti una delle numerose iniziative che Ausl e Aosp hanno organizzato in occasione sul tema della violenza in genere, e che si svolgeranno nel mese di novembre. Il 25 novembre ricorre infatti la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne istituita dall’Assemblea generale delle nazioni unite; ricorrenza che le Aziende sanitarie hanno voluto ampliare sull’intero mese di novembre. Sul territorio saranno dunque realizzate iniziative e campagne di informazione per far conoscere i servizi attivi e per sensibilizzare.
LE ALTRE INIZIATIVE
Il convegno-spettacolo di venerdì 24 novembre, ore 15,30 – Sala Estense.
“Quello che le donne non dicono” è il titolo dell’evento, patrocinato dal Comune di Ferrara, che prevede la partecipazione di medici ed esperti delle due Aziende sanitarie di Ferrara e di esponenti delle Forze dell’ordine del territorio per illustrare la rete degli aiuti riservata alle donne che subiscono violenza e quali supporti ci sono per gli uomini violenti. La prima parte prevede gli interventi degli esperti sarà moderata dalla giornalista Alexandra Boeru e verterà su “La strategia e la rivelazione-rilevazione della violenza”. Sarà tra l’altro illustrato, anche attraverso un video, il Protocollo che prevede come comportarsi nel caso in cui ci si trovi di fronte a un caso di violenza. Quindi una tavola rotonda, il tutto intramezzato da letture dell’attrice Monica Melagolini e con musica e voci a cura della Scuola di Musica di Roberto Frignani.
Promozione del Centro “Liberiamoci dalla violenza” (LDV).
Il Centro è collocato nei Consultori Familiari di tutti i Distretti aziendali, all’interno delle Case della Salute di Bondeno, Comacchio, Codigoro, Portomaggiore e Copparo. Al Centro si accede volontariamente e in modo gratuito: è possibile richiedere un primo appuntamento telefonicamente rivolgendosi al numero 3332415033 (il giovedì dalle 13 alle15, gli altri giorni è possibile lasciare un messaggio in segreteria) o tramite invio di richiesta via mail all’indirizzo ldv@ausl.fe.it. Questa attività sarà promossa per tutto il mese con banchetti e materiali ad hoc.
Momenti di informazione a cura degli esperti delle Aziende Sanitarie, su radio e tv.