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L’obesità è una vera e proprio patologia, che comporta molte e diverse problematiche (anche gravi) per la nostra salute. E’ per questo che ogni anno, il 10 ottobre, si celebra la Giornata nazionale per la lotta contro l'obesità. In Italia gli adulti in sovrappeso sono circa 18 milioni e quelli obesi ben 5 milioni, cioè 1 su 10. Tra i bambini 3 su 10 sono in sovrappeso e anche tra i più piccoli 1 su 10 è obeso.
Quest’anno lo slogan della ricorrenza è “Come stanno i tuoi muscoli? Impara a difenderli!”. Ad organizzare le iniziative correlate è l’ADI, l’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica alla quale i professionisti medici e dietisti dell’Azienda Usl sono associati.
IL SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E NUTRIZIONE (SIAN) DELL'AUSL DI FERRARA, presente su 8 sedi territoriali, garantisce l'attività di nutrizione preventiva (ad esempio counselling individuale e di gruppo, informazione e formazione su sani stili di vita, sorveglianza nutrizionale, validazione e verifica dei menù socio assistenziali e scolastici) con interventi atti a contrastare e prevenire il sovrappeso e l'obesità nella popolazione ferrarese. L’attività è svolta in team dalle Dietiste, afferenti alla Direzione delle Professioni Sanitarie, e dai Medici afferenti al Dipartimento di Sanità Pubblica, con il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta prevalentemente presso le Case della Salute e le altre sedi aziendali, con l’obiettivo di favorire abitudini alimentari e stili di vita salutari.
In particolare le dietiste lavorano quotidianamente nel campo della nutrizione preventiva e territoriale: delle 3.000 persone circa che ogni anno accedono agli ambulatori di counselling nutrizionali del SIAN dislocati sul territorio ferrarese, infatti, oltre il 90% presenta problematiche di sovrappeso o obesità.
“Inoltre – spiegano le dott.sse Pagliarini e Tognoli del SIAN - dai dati emersi dal sistema di sorveglianza “Okkio alla Salute”, nato proprio per monitorare l'evoluzione dell'obesità infantile e valutare gli interventi di prevenzione promozione della salute, a cui periodicamente il SIAN partecipa, emerge un quadro preoccupante relativo alla diffusione dell’obesità infantile anche nella provincia di Ferrara con la prevalenza del 4,2% di bambini obesi a cui va aggiunto un ulteriore 1,5% di forme gravi".
Il quadro emerso ha reso necessario la definizione di un percorso per la presa in carico e l’educazione terapeutica del bambino e della famiglia: per questo l’AUSL aderisce al progetto regionale “Bimbi in forma” con una equipe multidisciplinare - composta da dietista e medico dello sport - al fine di favorire l'adozione di uno stile di vita alimentare e motorio più salutare. Il percorso, che prevede 5 incontri e un follow-up a un anno, è gratuito ed è svolto presso gli ambulatori SIAN del territorio.
In occasione di questa ricorrenza, il Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione organizza (oggi, martedì 10 ottobre, alle ore 17.30) una diretta Facebook, trasmessa sulla pagina dell’Azienda USL di Ferrara, per parlare di “Sana alimentazione e movimento: un connubio imprescindibile”. L'incontro vedrà la partecipazione della dott.ssa Cristina Saletti e della dott.ssa Ambra Tonioli (Dietista dell’Unità Operativa di Igiene degli Alimenti e Nutrizione) e consisterà in un confronto di 30 minuti con le esperte per trattare i temi di una corretta e sana alimentazione. Per qualsiasi domanda e approfondimento è possibile scrivere a: costruiamosalute_sian@ausl.fe.it.
LE DIETISTE DEL S. ANNA, afferenti alla Direzione delle Professioni Sanitarie, elaborano programmi alimentari personalizzati coerenti con la condizione clinica dei pazienti, ma anche adeguati alle specifiche necessità personali degli stessi.
“Numeri importanti – evidenzia la dott.ssa Melissa Teodorini della Direzione delle Professioni dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara - che negli ultimi anni sono aumentati costantemente e che destano preoccupazione, visto che spesso l’obesità è alla base di patologie anche gravi come quelle cardiovascolari, quelle autoimmuni, il cancro o il diabete. Sovrappeso e obesità sono inoltre alla base di malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer. E, per finire, le persone obese che contraggono il Covid-19 hanno – secondo quanto dimostrato da recenti studi pubblicati sulla rivista medica Obesity Rewiews – più probabilità di essere ospedalizzate”.
“Nelle consulenze effettuate da noi Dietiste– spiega la dott.ssa Cristina Sgarbi – la percentuale di sovrappeso o obesi è di almeno il 60% del totale dei pazienti, tenendo conto che nel territorio ferrarese il tasso di prevalenza dell’obesità si attesta attorno al 12%. Non esiste un’alimentazione ideale per tutti, ogni individuo dovrebbe seguire una dieta adatta alla propria persona per età, sesso e condizioni di salute generale; l’alimentazione, infatti, è uno dei fattori che contribuisce maggiormente alla promozione e al mantenimento del buono stato di salute nel corso dell’esistenza”.
“L’Indice di Massa Corporea (IMC) o Body Mass Index - illustra la dott.ssa Simona Colombari, dietista della Direzione delle Professioni dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara – è il sistema di misurazione che permette l’individuazione delle condizioni di sovrappeso e obesità. Esso si ottiene dividendo il peso, espresso in Kg, per il quadrato dell’altezza, espressa in metri. L’IMC, anche se fornisce informazioni incomplete, non dà informazioni né sulla distribuzione del grasso, né sulla distinzione tra massa grassa e massa magra; è, in ambito medico, il più utilizzato per la correlazione con lo stato di salute”.
“Una sana alimentazione - conclude la dott.ssa Annachiara Piva, dietista della Direzione delle Professioni dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara - associata a uno stile di vita attivo è un valido strumento per la prevenzione, la gestione e il trattamento di molte malattie. L’impatto dell’obesità e delle sue conseguenze in termini sociali giustifica la necessità di intraprendere interventi urgenti ed incisivi per contrastare la diffusione del fenomeno. Per agire efficacemente è necessario, così come raccomandato dall’Unione Europea e dall’OMS, il coinvolgimento attivo di settori della società esterni al sistema sanitario, sia istituzionali che civili, che attuino strategie e piani d’azione secondo un approccio terapeutico integrato”.