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Nonostante il periodo difficile che stiamo attraversando, soprattutto in termini di relazioni sociali e professionali, le attività teorico-pratiche della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia della nostra Università, proseguono". Il Prof. Leo Massari, Direttore della Scuola di specializzazione dell'Università di Ferrara, fa il punto sulle attività della scuola in tempi di pandemia. "Oltre alle attività teoriche di tipo seminariale che vengono svolte prevalentemente attraverso le piattaforme telematiche, continuano anche quelle teorico-pratiche in presenza, attività assolutamente fondamentali per la completa formazione di Specializzande/i”.

In particolare lunedì 22 marzo presso la Clinica Ortopedica della Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Anna a Cona, si è svolta una lezione dedicata alla navigazione robotica in chirurgia del ginocchio e dell’anca nell'ambito del Corso Teorico-Pratico di Chirurgia Protesica assistita da Navigatore. Il corso si è tenuto in collaborazione con la ditta Smith&Nephew, ideatrice e produttrice del navigatore NAVIO che ha fornito la strumentazione. Sono stati esplicitati i principi di base della chirurgia robotica assistita da navigatore nonché l’alta tecnologia alla base della strumentazione utilizzata. La sessione è poi continuata con prove pratiche su articolazioni sintetiche sulle quali sono stati simulati impianti protesici.

Queste attività rientrano pienamente anche nella “mission” della Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Anna, nell’ottica della centralità del paziente con una costante ricerca di miglioramento dell'assistenza fornita al paziente in termini di sicurezza operativa, minori periodi di ospedalizzazione e di innovazione tecnologica.

La chirurgia robotica assistita dal navigatore è considerata il futuro della chirurgia protesica ortopedica, e non solo di quella protesica - spiega il Prof. Massari - Tale tecnologia ci permette di effettuare un planning preoperatorio più adeguato e di effettuare gli interventi con una assoluta precisione sia per quanto riguarda le dimensioni e il posizionamento degli impianti protesici sia per quanto riguarda il corretto bilanciamento delle strutture legamentose che rivestono e stabilizzano le articolazioni protesizzate. Alla fine avremo, quindi, una protesi più ‘personalizzata’ e con una prevedibile maggior durata nel tempo. Questo, però, non esime noi chirurghi nell'insegnamento anche delle tecniche classiche non robotizzate che rimangono, comunque, le più usate in assoluto e con ottimi risultati clinici”.

“Questa iniziativa - conclude Massari - rientra tra le attività didattiche innovative per i Medici in Formazione Specialistica e testimonia la continua attenzione della Clinica Ortopedica e della Azienda Ospedaliero-Universitaria S.Anna verso le tecnologie innovative in Ortopedia e Traumatologia.”

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Ultimo aggiornamento

30-08-2022 17:08

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