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“Malattie reumatologiche e disturbi dell’articolazione temporomandibolare: approccio integrato multidisciplinare”, questo il titolo del convegno - organizzato dalla Società Medico Chirurgica di Ferrara - che avrà luogo sabato 8 novembre 2025 (dalle ore 8.30 alle 13.15), presso l’Aula Magna dell’ospedale di Cona.
L’appuntamento scientifico, oltre a sottolineare l’importanza della collaborazione multidisciplinare, sarà anche l’occasione per presentare l’attività ed i risultati del progetto “Remax”, ovvero l’ambulatorio congiunto di Reumatologia e Chirurgia Maxillo Facciale, nato circa dieci anni fa e l’unico, sul territorio regionale, che si occupa della presa in carico del paziente con patologie reumatologiche con coinvolgimento dell’articolazione temporomandibolare e rappresenta un centro di eccellenza sul nostro territorio, che segue anche pazienti da fuori regione.
I disturbi dell’articolazione temporomandibolare rappresentano un vero e proprio problema di sanità pubblica e possono interessare, a seconda degli studi, il 5-12% della popolazione. Sono la seconda causa di dolore ed impotenza funzionale muscoloscheletrica dopo il mal di schiena ed hanno una rilevanza primaria sulle attività quotidiane e sulla qualità di vita. Infatti, tra i sintomi più importanti, vi sono il dolore e l’impotenza funzionale che comportano considerevoli disagi al paziente. Tali problematiche riconoscono diverse cause e, proprio per la loro eterogeneità e complessità, il corretto trattamento richiede un approccio multidisciplinare in cui diversi professionisti si interfacciano al fine di garantire al paziente i migliori risultati sia in termini diagnostici che terapeutici.
Un ambito particolarmente importante è quello che riguarda il collegamento tra le malattie reumatologiche (quali ad esempio l’artrite reumatoide, l’artrite psoriasica, la fibromialgia) e l’articolazione temporomandibolare che viene spesso coinvolta in modo rilevante. Fondamentale per la più corretta diagnosi e terapia è la sinergia tra diversi specialisti, tra cui ad esempio Reumatologo, Chirurgo Maxillo Facciale, Neuroradiologo, Neurologo, Psicoterapeuta, Fisiatra/Fisioterapista e anche il Medico di Medicina Generale, figura chiave come primo filtro per l’esatto inquadramento del paziente e la sua presa in carico in ogni suo aspetto. Il criterio multidisciplinare integrato in patologie complesse come queste è l’unico in grado di fornire oggi al paziente risposte adeguate e predicibili.