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Si è svolta questa mattina – martedì 20 dicembre 2022 - presso la Direzione Generale dell’Ospedale di Cona una conferenza stampa di presentazione della riorganizzazione della Rete dei Pronto Soccorso provinciali di Ferrara. All’incontro erano presenti la dott.ssa Monica Calamai, Direttrice Generale Azienda USL e Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara; la dott.ssa Giuliana Fabbri, Sub commissario Sanitario dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara; il dott. Emanuele Ciotti, Direttore Sanitario dell’Azienda USL di Ferrara; il dott. Daniele Cariani, Responsabile della rete PS della provincia di Ferrara; la dott.ssa Marika Colombi, Direttrice della Direzione Infermieristica e Tecnica dell’Ausl di Ferrara; la dott.ssa Moira Berti, Bed manager provinciale e il dott. Giovanni Peressotti, Direttore dell'Unità Operativa interaziendale "Attività Tecniche".
Le strutture di Pronto Soccorso, Osservazione Breve Intensiva (OBI) e Medicina d’Urgenza costituiscono il cuore del sistema di emergenza-urgenza ospedaliera e rappresentano il principale punto di riferimento della popolazione per i bisogni sanitari urgenti, garantendo accesso alle cure secondo criteri di priorità ed equità.
Nella rete di offerta dei servizi il PS riveste dunque un ruolo centrale nei percorsi per condizioni di elevata gravità (per es. infarto, traumi, sepsi, ictus ecc.) ma è anche uno snodo fondamentale tra l’ospedale e il territorio. Di fatto rappresenta una delle principali porte di accesso all’ospedale (il 50% dei ricoveri ordinari avviene a seguito di un accesso in PS) ma in alcuni casi, in particolare per gli strati della popolazione più vulnerabili, dell’intero sistema dei servizi sanitari.
Dati di letteratura evidenziano che ogni anno oltre un terzo della popolazione italiana accede al Pronto Soccorso di riferimento territoriale per un bisogno urgente, reale o presunto. In Italia si registrano dunque 24 milioni di accessi/anno con un tasso di ricovero del 15% circa.
IL SISTEMA OSPEDALIERO E LA RETE DEI PRONTO SOCCORSO IN PROVINCIA DI FERRARA
La provincia di Ferrara è dotata di due Presidi ospedalieri costituiti da 4 Stabilimenti:
- Ferrara - Sant’Anna (Distretto Centro-Nord) sede dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria ed in cui è presente un DEA di II livello.
- Argenta - Ospedale Mazzolani-Vandini (Distretto Sud-Est) – Pronto Soccorso
- Cento - Ospedale SS.ma Annunziata (Distretto Ovest) – Pronto Soccorso di I livello
- Lagosanto - Ospedale del Delta (Distretto Sud-Est) – Pronto Soccorso di I livello
Complessivamente il sistema ospedaliero dell’Azienda USL di Ferrara è dotato di 441 posti letto; a
questi si aggiungono i 40 Posti Letto IOR presso il Presidio di Argenta.
L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara (AOUFE) ha una capacità di 710 posti letto per ricovero di base per la popolazione del relativo distretto (Centro-Nord) oltre ad erogare funzioni specialistiche per l’intero territorio ferrarese.
Nella seguente tabella sono sintetizzati i dati relativi agli accessi alle varie strutture di PS (proiezione anno 2022) con relativi dati di successivo ricovero.
L’analisi della stagionalità nei giorni della settimana e per fascia oraria riportano picchi costanti nella fascia oraria 8-11, generalmente più elevati nei mesi di luglio, agosto e settembre e nei mesi di ottobre, novembre e dicembre.
Per quanto riguarda l’analisi del personale medico e infermieristico presente presso i Pronto Soccorso della provincia di Ferrara si osserva un elevato tasso di personale cessato soprattutto presso gli Ospedali di Cona e del Delta, così come un numero piuttosto elevato di medici giovani con esperienza in PS inferiore a 1 anno a Cona. Ciò rientra in un quadro generale e nazionale di “fughe” dai reparti d’emergenza da parte dei medici e ora anche dal personale sanitario nel suo complesso.
LE CRITICITA’
Il sovraffollamento rappresenta un problema prioritario e assai frequente anche nei PS del Ferrarese.
E’ dimostrato che il maggior contributo al sovraccarico del sistema è determinato non tanto dai fattori di input (ingresso) di pazienti, quanto dai fattori di processo e di uscita dei pazienti dal PS. Questi ultimi, contrariamente al primo, sono significativamente modificabili adottando adeguate strategie riorganizzative.
Tra i fattori di input l’incidenza maggiore è da ascriversi all’incremento degli accessi per patologie legate all’epidemiologia stagionale (ad es. epidemie influenzali e ondate di calore).
Tra i fattori di processo quello che incide maggiormente sul progressivo aumento dei tempi di permanenza in PS è la necessità di attivare consulenze specialistiche ed accertamenti diagnostici strumentali.
Tra i fattori di uscita pesa maggiormente la difficoltà a ricoverare tempestivamente, per carenza di posti letto disponibili, ed è il fattore più influente nel determinare il sovraffollamento in PS.
Il sovraccarico del PS coinvolge dunque l’organizzazione ospedaliera in toto. Si rende pertanto necessario mettere in atto soluzioni organizzative che, oltre a limitare gli accessi impropri, rendano più snelle e veloci le fasi di “processo” e di “uscita” del paziente dal sistema di emergenza-urgenza al fine di garantire un efficace e tempestivo percorso di cura e di ricovero.
Serve dunque un approccio che tenga in considerazione tutte le cause di inefficienza ed integri soluzioni tecnico professionali, organizzative e strutturali, al fine di garantire il controllo dei tempi di permanenza governando i flussi e i percorsi interni.
OBIETTIVI DEL PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE DEI PS DEL FERRARESE
L’obiettivo generale del progetto, di riorganizzare la Rete dei Pronto Soccorso della Provincia di Ferrara, si declina nei seguenti obiettivi specifici.
ü Miglioramento della funzione di triage, dal punto di vista organizzativo e strutturale
- Controllo dei tempi di permanenza in pronto soccorso
- Governo e corretta gestione dei flussi dei pazienti in emergenza urgenza
- Prevenzione degli accessi evitabili
- Governo dell’iperaffllusso dei pazienti
- Miglioramento delle dimissioni
- Ottimizzazione del Processo di ricovero in elezione.
- Miglioramento della gestione delle patologie sensibili al trattamento ambulatoriale.
La prima azione messa in campo è stata la costituzione del Team Operativo Interaziendale di Monitoraggio e Gestione dei ricoveri da PS e di occupazione dei PL ospedalieri, che si confronta quotidianamente per la gestione operativa delle criticità, ma soprattutto svolge un’analisi strutturata e condivisa dei dati disponibili rispetto alle varie fasi del percorso del paziente per poterlo gestire al meglio.
I membri del gruppo di lavoro monitorano le attese in tutte le fasi della presenza del paziente in PS e se ritenuto opportuno attivano i direttori del Pronto Soccorso e i direttori delle professioni sanitarie, i direttori di presidio e l’unità di crisi provinciale, per dare gradualmente seguito a misure a step che vengono modulate a seconda delle necessità e che possono essere sintetizzate come di seguito.
- Attuazione di strategie di “rinforzo” del personale medico e del comparto
- Attivazione di ricoveri sovrannumerari all’interno dei reparti
- L’indirizzamento alternativo dei trasporti in ambulanza è una soluzione da riservare a eventi di estrema gravità e comunque prevedendo un ri-orientamento coerente con le mission dei diversi ospedali.
- Riduzione di attività programmata a favore di consulenze e diagnostica
- Riorientamento della casistica tra i diversi ospedali provinciali
- Richiesta extra di supporto alle Case di Cura private
- Attivazione della possibilità di ricovero in altro presidio ospedaliero, previa verifica della reale disponibilità del posto letto e senza interferire significativamente con l’attività di accettazione dell’altro PS/ospedale.
Più in generale, come da normative (tra cui in particolare il recente Decreto 77) sono in atto politiche per lo sviluppo della rete delle cure territoriali sempre più puntuali, di prossimità e personalizzate, in modo da diminuire gli accessi improprio ai PS e anche per fornire modalità e strutture di ricovero (ad esempio Ospedali di Comunità) alternativi al ricovero nei reparti ospedalieri di medicina, e disponendo, di conseguenza, di maggiori posti letto per i ricoveri da PS.
AZIONI DI MIGLIORAMENTO MESSE IN ATTO
Ambulatorio per la presa in carico di pazienti con Bassa Criticità/Bassa complessità (ABC adulti): attivo presso la Casa della Salute di Ferrara dal 26 settembre scorso
Sempre nell’ambito delle azioni per rendere più appropriato l’accesso ai PS, è inoltre prevista la creazione di Ambulatori a Bassa Complessità (ABC).
L’ABC è finalizzato a garantire assistenza ed esecuzione di prestazioni a tutti i casi che necessitano di una tempestiva ed appropriata risposta nell’area delle Cure Primarie nel momento in cui il Medico di Medicina Generale non risulta reperibile. Non è un Pronto Soccorso né un Punto di primo intervento e non è organizzato per trattare pazienti in età pediatrica, né donne con problemi ostetrico – ginecologici.
Vi si possono inoltre effettuare consulenza Radiologica ed Ecografica e Laboratorio Analisi. Presso Cittadella San Rocco è inoltre presente una postazione del 118 (in prossimità dell’ABC) in caso si renda necessario la centralizzazione presso il PS di Cona.
Il primo ABC del Ferrarese è stato realizzato presso la Casa di Comunità Cittadella San Rocco Ferrara, situato nell’ambulatorio n. 7 aperto dalle 9 alle 14:30 dal lunedì al venerdì e fino alle 13:30 il sabato e domenica. E’ attivo dal 26 settembre scorso e da allora vi hanno acceduto, al 16 dicembre, 1.193 pazienti e sono state effettuate inoltre 797 prestazioni infermieristiche.
Di seguito è riportato un elenco di condizioni che possono essere gestite presso l’Ambulatorio:
- Febbre/Iperpiressia/Ipertermia
- Disturbi del visus
- Dolore oculare
- Occhio rosso con secrezioni
- Visita di controllo oculare
- Corpo estraneo oculare
- Altri problemi cutanei
- Dolore arti inferiori
- Richiesta di prescrizione o prestazione
- Tosse/Congestione
- Otalgia
- Dolore addominale
- Dolore arti superiori
- Lesione arti superiori
- Lesione arti inferiori
- Controllo del gesso
- Richiesta di consulenza specialistica urgente
- Lombalgia
- Tumefazione arrossata
- Nausea e/o vomito ripetuto
- Tumefazione peri-orbitale
- Cambio di medicazione
- Diagnostica per immagini/Esami biochimici
- Perdita dell’udito
- Trauma al rachide/Lesioni della colonna vertebrale
- Faringodinia
Fast Track ortopedico - Ospedali Distrettuali di Cento e Lagosanto dal 17 ottobre scorso
Per Fast Track si intende la possibilità di indirizzare alcune specifiche tipologie di pazienti, a bassa complessità, direttamente dal Triage allo specialista di riferimento, con l’evidente vantaggio di evitare la fase di stazionamento in PS e quindi di migliorare i tempi di attesa e la soddisfazione degli utenti. Si tratta di un percorso che viene attivato dall’infermiere di Triage, sulla base di procedure di interfaccia condivise, per uno specifico bisogno di salute dell’utente che generalmente trova risposta risolutiva nello specialista individuato come riferimento.
Il percorso Fast Track presso la provincia di Ferrara si applica al momento negli Ospedali di Cento e Lagosanto, dallo scorso 17 ottobre.
Tali pazienti, una volta accettati al Triage ed individuati come eleggibili al fast track secondo criteri clinici condivisi e predefiniti, vengono inviati all’ambulatorio di riferimento affinché ne sia effettuata la presa in carico specialistica.
Il percorso del fast track ortopedico è disponibile dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle ore 14:00, all’interno degli spazi espressamente dedicati all’attività ortopedica.
“See and treat”: operativo dal 19 dicembre presso i PS di Delta e Cento
E’ un percorso dedicato ai pazienti i cui problemi possoo essere risolti direttamente all’accoglienza evitando diversi passaggi e procedure.
All’interno dei PS viene creata un’area assistenziale dedicata ai “codici minori” in cui personale infermieristico debitamente formato, e inizialmente affiancato da personale medico, interviene per particolari prestazioni per le quali, altrimenti, il paziente dovrebbe lungamente stazionare in PS.
Può trattarsi, ad esempio, alla desutura di una ferita, la sostituzione di un catetere vescicale o ancora il trattamento di una ustione minore che, prima dell’introduzione di un percorso “alternativo” per il trattamento delle urgenze minori, venivano trattate dal personale medico, sottraendolo così dalla gestione di problematiche più complesse ed urgenti.
Proprio nell’assistenza in emergenza-urgenza sono peraltro riconosciute e validate per legge competenze autonome professionali che consentono all’infermiere una gestione indipendente nei riguardi di attività assistenziali fondamentali quali, ad esempio, il triage.
Per la sperimentazione sono stati identificati i Pronto Soccorso presso gli ospedali del Delta e di Cento, presso i quali il “See and Treat” è stato appena creato, per poi passare al Sant’Anna di Cona. L’organizzazione dell’Area dedicata ai codici minori con gestione infermieristica deve vedere una fase sperimentale di circa sei mesi con il confronto diretto dei due PS coinvolti.
Flow Manager e Bed Manager
Si tratta di due figure infermieristiche la cui funzione è quella di ottimizzare il flusso dei pazienti in modo da facilitarne il ricovero laddove necessario o l’invio ad altri servizi. Operazioni che possono dunque limitare il boarding dei pazienti e diminuire il tempo d’attesa complessivo.
Il Flow Manager è previsto in ogni PS e padroneggia i percorsi interni a tutta la struttura ospedaliera. In questo modo può valutare, dopo il triage, quale sia il percorso più appropriato per il paziente e si rapporta dunque con i reparti ed i servizi interni all’ospedale.
Si occupa inoltre della rivalutazione dei pazienti in attesa in PS, in modo da avere un quadro sempre chiaro della situazione all’interno del reparto, e da poter fornire notizie aggiornate agli accompagnatori.
Il Bed Manager è una figura che a sua volta si rapporta con gli infermieri flow manager dei vari PS, col compito di individuare la miglior soluzione di ricovero possibile per il paziente in dimissione dal PS tenendo conto anche della situazione dei posti letto delle varie strutture provinciali. Ripetutamente durante la giornata valuta le rilevazioni dei flussi di pazienti in dimissione dal PS e dei posti letto disponibili al fine di creare il giusto raccordo. E’ in relazione continua con i direttori dei PS, con le direzioni mediche di presidio e con i responsabili dei vari reparti, comprese le aree chirurgiche, che possono accogliere pazienti in ricovero.
Gestione dell’attesa
La gestione dell’attesa in PS è un processo che ha un forte impatto sul rapporto tra il cittadino, la struttura e il Sistema sanitario in sé. Il timore del paziente, qualora non rientri in una fattispecie di emergenza, è quello che i tempi d’attesa e permanenza siano molto lunghi. In quest’ottica un buon sistema di gestione dell’attesa può avere una funzione importante sulla compliance del paziente stesso.
A tal fine è stato elaborato il progetto per la gestione dell’attesa con due macroazioni:
- Attivazione di “Strumenti informativi e modalità di supporto all’attesa”
- Attivazione di “Presenza di volontari, di sistemi tipo monitor per informazione e intrattenimento, aspetti comunicativi”.
Per quanto riguarda la prima macroazione la rete dei monitor di servizio presente all’interno dei PS della provincia sarà ulteriormente implementata, e saranno dotati di contenuti con una duplice finalità:
- facilitare la trasmissione di informazioni agli accompagnatori dei pazienti rispetto allo stato del percorso dell’assistito
- erogare informazioni generali sulle motivazioni che possono prolungare l’attesa di un paziente (tempi di refertazione, tempi di osservazione e simili).
Per quanto riguarda la presenza di personale del volontariato, può avere a sua volta una importante funzione di sostegno logistico, soprattutto alle persone sole e non autosufficienti, e dunque aumentare la compliance dei pazienti.
Si aggiungono infine azioni mirate a:
- manutenzione continua della segnaletica (a cura degli Urp come da loro mission);
- formazione sull’aspetto relazionale della trattazione del paziente non grave (corsi già in previsione da parte del SIFA).
INTERVENTI STRUTTURALI
Gli ospedali della rete provinciale interessati da interventi di adeguamento strutturali sono quelli di Cona, di Argenta, di Cento e di Lagosanto.
Complessivamente i finanziamenti per gli interventi strutturali e tecnologici sono i seguenti:
In sintesi gli interventi si possono descrivere come segue:
OSPEDALE DI CONA
Il Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria con il Pronto Soccorso Generale e Ortopedico, Pronto Soccorso Pediatrico, Oculistico e Ostetrico-Ginecologico è l’HUB della Provincia di Ferrara, DEA di II livello.
Finalità e obiettivi di tutti gli interventi di miglioramento
- Ampliamento delle zone di attesa
- Realizzazione sale d’attesa separate (COVID –COVID FREE)
- Ampliamento della Camera calda e realizzazione di un nuovo atrio per accesso pedonale ed eventuale area di attesa pazienti (PS Generale)
- Installazione di nuove apparecchiature dedicate (TAC) (PS Generale)
- Nelle Aree Ambulatoriali e di attesa COVID:
- Attivazione sistemi controllo aria con incremento ricambi aria.
- Gestione sistemi aria per mantenimento pressione negativa
INTERVENTI REALIZZATI
Adeguamento PS Ostetrico-Ginecologico
- realizzazione di aree di attesa separate per "pazienti covid" e “no covid”
- adeguamento di un ambulatorio dotato di impianto di trattamento aria a “ pressione negativa”, da dedicare a pazienti Covid, ma modificabile in modo da essere utilizzato a seconda delle necessità assistenziali.
- un nuovo bagno dedicato a pazienti Covid
Adeguamento Pronto Soccorso Pediatrico
- realizzazione di una nuova area Triage con zone filtro a separazione delle distinte aree covid e covid free.
- realizzazione di aree di attesa separate per "pazienti covid" e “no covid”
- adeguamento di un ambulatorio dotato di impianto di trattamento aria a “pressione negativa”, da dedicare a pazienti covid, ma modificabile in modo da essere utilizzato a seconda delle necessità assistenziali
- un nuovo bagno dedicato a pazienti covid
Ristrutturazione e adeguamento Pronto Soccorso Generale
- ampliamento per la realizzazione di un atrio di accesso ampio e vetrato per il percorso pedonale per consentire di garantire un comfort anche durante la eventuale attesa esterna in caso di iperafflusso o emergenze sanitarie
- ampliamento della camera calda e realizzazione di nuovi depositi accessori
- realizzazione della nuova attesa dedicata agli accompagnatori
- interventi di adeguamento di ambulatori e sala attesa per pazienti covid o sospetti covid con modifiche all’impianto di trattamento aria garantendo gli adeguati ricambi d’aria e la pressione negativa all’interno dei locali di assistenza
- installazione di una nuova diagnostica TC per pazienti covid.
- è in essere il progetto per trasferire 8 posti letto di osservazione breve intensiva (OBI) dall'attuale collocazione ad una interna al PS, posti letto che potrebbero essere ampliati a 12.
Dotazioni tecnologiche
- È stata acquisita una nuova T.A.C.
OSPEDALE DEL DELTA
Finalità
- Riqualificazione della rete dell’emergenza urgenza ospedaliera, con riferimento agli aspetti tecnici, impiantistici, distributivi e funzionali
Interventi previsti
- Riqualificazione dell’intero PS, con realizzazione di un’espansione della camera calda, di nuovi ambulatori “open space” che consentano di ottimizzare i percorsi di accesso sanitari e di spazi di servizio e supporto;
- Rifacimento completo della dotazione impiantistica a servizio del PS;
- Sistema degli accessi: la riqualificazione prevede l’espansione della camera calda ed un ampliamento degli spazi di attesa articolati per tipologia di utenti ed accompagnatori;
- Realizzazione di un PS temporaneo – opera completata – che garantisca la funzionalità del servizio durante l’esecuzione dei lavori all’interno dell’attuale PS;
Dotazioni tecnologiche
- È stata acquisita una diagnostica radiologica portatile di Pronto Soccorso (€ 82.960,00)
Sinergia con altri interventi PNRR
- Flessibilità: dopo il trasferimento del PS nel nuovo corpo, il fabbricato destinato a Camera calda temporanea verrà utilizzato come accesso protetto al Poliambulatorio.
Finanziamento
- Complessivi € 3.030.500,00 (Finanziamento RER e DL 34/20)
Programmazione
- Il PS temporaneo è già stato attivato ed i lavori sono iniziati all’interno dell’area PS attuale.
- Il completamento delle attività necessarie per la riattivazione è previsto entro l’estate.
OSPEDALE DI ARGENTA
- ADEGUAMENTO PRONTO SOCCORSO OSPEDALE DI ARGENTA
Finanziamento “Piano di riorganizzazione rete ospedaliera emergenza COVID-19 ex art. 2, D.L. 34/20” - € 1.094.324,58
Finalità
- Riqualificazione della rete dell’emergenza urgenza ospedaliera, con riferimento agli aspetti tecnici, impiantistici, distributivi e funzionali
Interventi previsti
- Sistema degli accessi: la riqualificazione prevede la realizzazione di una nuova camera calda e della rampa dedicata all’accesso delle ambulanze
- Pronto soccorso: interventi sul lay out , sui percorsi interni e sugli spazi dedicati all’attesa
Dotazioni tecnologiche
- È stata acquisita una diagnostica radiologica portatile di Pronto Soccorso
Sinergia con altri interventi PNRR
- Flessibilità: dopo il trasferimento del PS nel nuovo corpo, il fabbricato ristrutturato verrà destinato ad attività ambulatoriali diurne, con la possibilità di accesso dedicato (nuova camera calda)
Finanziamento
- € 1.094.324,58
Programmazione
- Il cantiere sarà avviato, a seguito aggiornamenti dovuti agli aumenti delle materie prime ed alle difficoltà a reperire i materiali, a gennaio 2023; i lavori e saranno organizzati per fasi affinché sia garantita la funzionalità del PS anche durante il corso dei lavori.
2. DEMOLIZIONE CORPI DI FABBRICA E COSTRUZIONE NUOVO PADIGLIONE
Finanziamento PNRR - M6C2 1.2 - € 11.100.000,00
Finalità
- Realizzazione di nuovo fabbricato
- Possibilità di abbassare il livello di operatività e strategicità degli altri corpi di fabbrica e migliorare l’organizzazione presidio ospedaliero, tramite la ridistribuzione negli altri corpi di fabbrica delle funzioni ambulatoriali e diurne
- Superamento dei limiti di accessibilità dell’attuale Pronto Soccorso
- Sinergie con la progettualità di una rete ortopedica integrata sul territorio – IOR
- SOSTENIBILITÀ – «GREEN»: Progettazione e realizzazione dell’intervento nel rispetto delle Condizionalità del PNRR, e dei principi del DNSH - Do No Significant Harm
- Nuovo edificio di tipologia NZEB - Nearly Zero Energy Building
Interventi previsti
- Riorganizzazione complessiva del sistema di accesso all’area ospedaliera:
- Si prevede la demolizione di fabbricati che presentano livelli di sicurezza sismica non adeguati e modesto valore architettonico.
- Verrà realizzato in continuità con il blocco che ospita le degenze e le sale operatorie, e sarà collegato funzionalmente all’ospedale. Il nuovo volume si svilupperà su due piani, più un piano interrato.
- Piano interrato Spogliatoi personale, locali tecnologici
- Piano terra Pronto soccorso e camera calda
- Radiologia e diagnostica per immagini
- Piano primo Degenza – 52 posti letto
- Locali e spazi accessori
- Aree esterne Riqualificazione aree di sedime dei fabbricati demoliti
- Realizzazione nuova viabilità di accesso al Pronto soccorso
Dotazioni tecnologiche
- Tecnologie di nuova acquisizione per i servizi previsti nel nuovo edificio:
- Alta Tecnologia - Risonanza Magnetica
- Media Tecnologia – Ecotomografo
Finanziamento
- Lavori € 11.100.000,00
Programmazione
- Progettazione: completata entro il 31/3/2023
- Avvio lavori: 2023
- Completamento dei lavori: entro 2025
OSPEDALE DI CENTO
Finalità
- Riqualificazione della rete dell’emergenza urgenza ospedaliera, con riferimento agli aspetti tecnici, impiantistici, distributivi e funzionali
Interventi previsti
- Realizzazione di una integrazione dell’area di attesa - dedicata ai pazienti COVID - e sdoppiamento dei percorsi interni e miglioramento dell’area logistica
Finanziamento
- € 418.880,00
Programmazione
- I lavori sono in fase di completamento, sono in corso le ultime finiture edilizie.