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Il 29 novembre 2024 si celebra la sesta Giornata Italiana “Alopecia Areata Day”. La ricorrenza – patrocinata dall’associazione AIPAF (Associazione Italiana Pazienti Alopecia and Friends ODV) e da SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse) – sarà dedicata all’incontro tra pazienti e dermatologi per affrontare le difficoltà e colmare i dubbi sull’Alopecia Areata (AA).
Anche l’Unità Operativa di Dermatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara - diretta dalla prof.ssa Monica Corazza - aderisce all’iniziativa organizzando, proprio nella giornata di venerdì 29 novembre, incontri informativi gratuiti all’ospedale di Cona. Durante la giornata i pazienti potranno accedere agli ambulatori per ricevere informazioni riguardanti la patologia e i suoi trattamenti. I colloqui si svolgeranno dalle ore 14.30 alle 18.30, presso gli Ambulatori della Dermatologia all’1B0, dove saranno presenti i medici dermatologi e i volontari AIPAF. L’accesso è libero.
L'ALOPECIA AREATA (AA) è una patologia autoimmune caratterizzata da perdita di capelli o peli corporei. Si tratta di una forma di alopecia non cicatriziale e pertanto potenzialmente reversibile, che impatta gravemente sulla qualità di vita dei pazienti. Il rischio, nell'arco della vita, di presentare AA nella popolazione generale è di circa il 2%. Tale valore aumenta in presenza di una familiarità per la patologia. L'età media di insorgenza della patologia sembra essere compresa tra i 25 e i 36 anni e l'incidenza sembra aumentare quasi linearmente con l'età. L’esordio precoce (tra i 5 e i 10 anni) è solitamente correlato a forme più severe.
Clinicamente la malattia si manifesta con la comparsa di una o più chiazze rotondeggianti e ben circoscritte in cui non si ha più la crescita dei peli, mentre la pelle non presenta rilevanti alterazioni. L’AA si presenta più comunemente sul cuoio capelluto e sulla barba. L'esordio è solitamente rapido e può progredire fino a provocare la perdita completa dei capelli sul cuoio capelluto, condizione definita “alopecia areata totalis”. In rari casi vi può essere la perdita di peli sull’intera superficie corporea, in un quadro definito “alopecia areata universalis”. L'AA è spesso associata ad altre malattie autoimmuni (nel 16% dei casi), tra cui il lupus eritematoso, la vitiligine e la tiroidite autoimmune. In alcuni casi è possibile una remissione spontanea della patologia, in particolar modo nelle forme meno gravi, mentre negli altri casi risulta necessario un intervento terapeutico. Fino al 34-50% dei pazienti può infatti guarire spontaneamente entro un anno, sebbene in numerosi casi siano possibili recidive anche a distanza di anni. Il 14-25% dei pazienti progredisce invece verso “l'alopecia totalis” o “l'alopecia universalis”, che presentano tassi di guarigione molto bassi.
Per quanto concerne la terapia, i corticosteroidi intralesionali e topici sono considerati il trattamento di prima linea per la maggior parte dei pazienti con AA a chiazze. I pazienti con malattia estesa (perdita di capelli del cuoio capelluto superiore al 50%), possono essere invece trattati con immunoterapia topica. Le terapie sistemiche, infine, sono generalmente riservate ai pazienti con alopecia areata grave.
L’ASSOCIAZIONE AIPAF è nata con l'intenzione di fornire supporto alle persone che soffrono di AA informando, sensibilizzando e condividendo le problematiche della malattia. Gli scopi dell’Associazione sono molteplici: promuovere la partecipazione attiva dei cittadini, incoraggiare la solidarietà sociale, migliorare la qualità della vita delle persone affette da questa patologia e fornire opportunità di crescita personale e professionale ai volontari stessi.