Salta al contenuto
Marco Libanore

Il 18 Novembre si celebra la Giornata Europea sull’Uso Responsabile degli Antibiotici e la settimana a seguire, fino al 24 dello stesso mese, è indicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come quella della sensibilizzazione sul fenomeno dell’Antimicrobicoresistenza attraverso la “World Antimicrobial Awareness Week”, ovvero la settimana della presa di coscienza sull’impiego corretto degli antibiotici.

Anche l’Unità Operativa di Malattie Infettive Ospedaliera dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara – diretta dal dott. Marco Libanore - partecipa all’iniziativa che ha come obiettivo una campagna di sensibilizzazione sulla minaccia rappresentata dalla resistenza agli antibiotici e sull'importanza di un loro uso prudente. La campagna si concretizza attraverso la trasmissione di informazioni, la formazione del personale e con l’operato del Reparto nella pratica clinica quotidiana in tutti i setting impegnati giornalmente.

La resistenza agli antibiotici rappresenta, infatti, una minaccia globale per la salute individuale e pubblica che richiede un approccio multisettoriale. Si tratta di un problema in costante aumento con profonde conseguenze sanitarie, sociali ed economiche. Se non cambieranno le strategie attuali nel 2050 vi saranno più decessi legati all’antibioticoresistenza che per il cancro. L’Antimicrobicoresistenza provoca annualmente circa 700.000 decessi e le stime hanno previsto che nel 2050 si perderanno un milione di vite ogni anno a causa delle infezioni da microrganismi resistenti. Oggi non è più possibile sottovalutare la questione, al contrario è necessario sentirsi coinvolti tutti, in particolare chi si occupa in prima persona di salute, adottando comportamenti responsabili ed iniziative di sensibilizzazione.  Le misure di contrasto alla Antibioticoresistenza sono basate principalmente su due linee di intervento che riguardano il problema del controllo delle infezioni e l’uso prudente e responsabile degli antimicrobici.

Gli ultimi dati confermano che nell'Unione Europea il numero di pazienti infettati da batteri resistenti è in aumento. L’avvento della pandemia da COVID 19 ha complicato ulteriormente il quadro, se si pensa che in alcuni Paesi circa il 70% dei pazienti con infezione da SARS-CoV2 ospedalizzati ha ricevuto antibiotici, spesso in maniera incongrua ed inappropriata, generando l’avvento e lo sviluppo di germi multiresistenti. L’uso prudente degli antibiotici può contribuire a fermare l’insorgenza di questi batteri resistenti e ad aiutare a mantenere l’efficacia degli stessi perché possano essere utilizzati dalle generazioni future.

“L’uso inappropriato ed eccessivo degli antimicrobici – commenta il dott. Libanore - rappresenta la causa principale dello sviluppo di microrganismi patogeni resistenti. Misure inadeguate di prevenzione e controllo delle infezioni e scarsa igiene rappresentano fattori che favoriscono la diffusione di microrganismi resistenti. Il costo della antimicrobicoresistenza è molto elevato: oltre ai decessi e alle disabilità, è causa di ospedalizzazioni prolungate, di impiego di farmaci più costosi e generatore di ripercussioni finanziarie importanti. Senza antibiotici efficaci il successo della medicina moderna rischia di essere messo a forte rischio per il futuro”.

Ultimo aggiornamento

30-08-2022 17:08

Questa pagina ti è stata utile?