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Ogni anno nel mondo il 24 aprile si celebra la “Giornata mondiale contro la meningite”, un’infiammazione delle membrane che rivestono il cervello (le meningi). L’Azienda Ospedaliero – Universitaria e l’Azienda Usl di Ferrara sono impegnate nella lotta a questa patologia.


LE DUE AZIENDE SANITARIE FERRARESI. L’Unità Operativa di Malattie Infettive del S.Anna, diretta dal dott. Marco Libanore, assieme alla Sezione Universitaria di Malattie Infettive, è l’unica nella provincia di Ferrara dotata delle stanze di isolamento che garantiscono il ricovero ed il controllo della contagiosità del paziente. Il Servizio ha maturato, nel corso degli anni, le competenze e le professionalità per il trattamento di queste severe e complesse forme morbose. “Il nostro Ospedale – mette in evidenza il dott. Libanore - possiede metodiche all’avanguardia di ultima generazione per la diagnosi rapida dei patogeni implicati nella genesi della meningite, consentendo in tempi brevi la somministrazione di una terapia appropriata. Una volta effettuata la rachicentesi questi sistemi diagnostici innovativi consentono la diagnosi eziologica nell’arco di 60-90 minuti e di conseguenza la possibilità di effettuare una terapia mirata. Nel sospetto di meningite acuta s’impone l’attivazione immediata del 118 per il ricovero ospedaliero, quando il paziente si trova al proprio domicilio, in ambito comunitario o extrasanitario”.


“Anche per la meningite – sottolinea la dott.ssa Clelia De Sisti, Direttrice del Dipartimento di Sanità pubblica dell'Ausl - è fondamentale promuovere nella popolazione lo sviluppo di una vera e propria cultura vaccinale. Il piano nazionale di prevenzione vaccinale ha reso disponibile un ampio calendario di offerta gratuita per le varie fasce di età, dai primi anni di vita ai 65 anni e oltre. Il calendario vaccinale pediatrico della Regione Emilia-Romagna prevede la somministrazione gratuita di tre dosi di vaccino anti haemophilus e antipneumococco 13valente entro l’anno di vita, tre dosi di vaccino antimeningococco B al 4° al 6° e al 14° mese di vita e una dose di vaccino antimeningococco tetravalente ACWY al 13° mese con una dose booster al 13° anno di vita. Nelle persone più anziane è importante soprattutto la vaccinazione contro lo pneumococco, che viene offerta a tutti i nuovi 65enni. Le vaccinazioni sono poi fortemente raccomandate per persone con patologie e quindi a maggior rischio”.


Nella provincia di Ferrara l’incidenza di meningite da meningococco è la più bassa di tutta la regione con 0,13 casi x 100.000 abitanti nel periodo 1999-2016: l’ultimo caso diagnosticato risale infatti al 2016. Per limitare il rischio di casi secondari o epidemie è importante che i contatti stretti dei malati di meningite da meningococco effettuino una profilassi con antibiotici.


LA MALATTIA. La meningite è una malattia di origine infettiva causata da virus, batteri, miceti o protozoi. La forma virale è quella più comune e di solito non determina conseguenze gravi, ad eccezione della forma dovuta al virus di West Nile o a quella dovuta agli herpesvirus e si risolve nell’arco di 10-14 giorni. La forma batterica è più rara ma estremamente più severa e può determinare conseguenze fatali. L’eziologia principale di quest’ultima è rappresentata dal meningococco, dallo streptococco pneumoniae o pneumococco, dalla listeria monocytogenes e dall’ haemophilus influenzae b o emofilo b.

I sintomi della meningite sono rappresentati da rigidità della nuca, febbre alta, cefalea, stato soporoso o confusionale, nausea e/o vomito e a volte convulsioni.


Lo streptococco pneumoniae è l’agente più comune di meningite e si trasmette per via respiratoria in forma sporadica, poiché lo stato di portatore è comune nella popolazione generale (fino al 70% dei soggetti), e in circa il 30% dei nostri casi è risultato secondario a localizzazioni delle alte vie respiratorie o dell’orecchio. A differenza della forma da meningococco che interessa il bambino e il giovane adulto, quest’ultima prevale nell’adulto e nell’anziano. La meningite da emofilo b tipica dei bambini dei primi 5 anni di vita si è ridotta drasticamente dopo l’introduzione obbligatoria della vaccinazione con vaccino esavalente. Anche in questo caso, come per il meningococco, è indicata la profilassi antibiotica dei contatti stretti. La meningite da listeria monocytogenes riconosce invece una modalità di contagio alimentare ed è più frequente in soggetti anziani e con deficit dell’immunità cellulo-mediata come ad esempio i pazienti con malattie ematologiche acute o croniche. La precocità della diagnosi di meningite è fondamentale poiché incide in modo significativo sulla prognosi della malattia. Qualora venga posto il sospetto di meningite il paziente deve essere inviato immediatamente in ospedale.


I DATI IN ITALIA E IN REGIONE. I dati epidemiologici recenti desunti dal Sistema di Sorveglianza Nazionale del Ministero della Salute documentano nel 2021 un’incidenza in Italia della meningite da meningococco dello 0,04 per 100.000 abitanti, dello 0,81 per 100.000 abitanti per la forma dovuta allo streptococco pneumoniae e dello 0,11 per 100.000 abitanti per quelle da emofilo e listeria monocytogenes.

In Emilia Romagna nel 2021 sono stati notificati 60 casi di meningite batterica di cui 43 da streptococco pneumoniae, 4 da menigococco, 7 da emofilo di tipo B e 2 da listeria monocytogenes.

La campagna #defeatingmeningitis, incentrata sulla prevenzione e il controllo della meningite, ha l’obiettivo di eliminare le epidemie di meningite batterica e ridurre i decessi e la disabilità dalla malattia entro il 2030.




Nella foto, da sinistra: Clelia De Sisti, Marco Libanore

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Ultimo aggiornamento

21-04-2023 10:04

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