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Il 21 giugno ricorre, come ogni anno, la Giornata Nazionale per la lotta contro le Leucemia, i Linfomi e il Mieloma. L’incidenza delle leucemie nella provincia di Ferrara è pari a 70 nuovi casi all’anno. Quella dei linfomi è di 110 nuovi casi all’anno e quella del Mieloma è pari a 50 nuovi casi all’anno.
IL RUOLO DELL’UNITÀ OPERATIVA DI EMATOLOGIA DELL’OSPEDALE DI CONA. L'attività del Reparto (diretto dal prof. Antonio Cuneo) consiste nella diagnosi e nel trattamento delle malattie del sangue, che includono sia patologie oncologiche (quali leucemie acute e croniche, linfomi, mielodisplasie, mieloma) che malattie non oncologiche (quali anemie, piastrinopenie e disturbi della coagulazione). La diagnosi di precisione si avvale di laboratori altamente specializzati nell’applicazione delle tecniche di morfologia, di citofluorimetria, citogenetica e biologia molecolare, in stretta collaborazione con i ricercatori dell’Università di Ferrara. All’interno dell’Unità Operativa vengono applicate, oltre alle terapie convenzionali, le terapie ad alte dosi, con trapianto di cellule staminali emopoietiche. Sono anche utilizzate le terapie biologiche con anticorpi monoclonali bispecifici, la nuova frontiera del trattamento delle leucemie acute, dei linfomi e dei mielomi, che offrono la possibilità di curare con successo pazienti con malattia ricaduta. Le terapie cellulari (CAR-T cells) vengono effettuate nell’ambito della rete regionale ematologica.
L’attività assistenziale è articolata in un settore di degenza per acuti con 16 posti letto, un settore di degenza per trapianto di cellule staminali con 2 posti letto, un settore di DH/DSA, uno di attività ambulatoriale dedicato alla diagnosi e terapia delle emopatie e un settore di laboratorio per la diagnostica ematologica. Nel 2023 sono stati effettuati 332 ricoveri in degenza, con 22 trapianti di midollo osseo autologo, 2.727 somministrazioni di terapie infusionali in day service, 62.476 prestazioni per esterni, tra cui 19.336 visite ambulatoriali, 33.831 prescrizioni di terapia anticoagulante e oltre 8.000 prestazioni di laboratorio specialistico.
L’Ematologia ha attivato numerosi protocolli terapeutici con nuovi farmaci nell'ambito di studi clinici nazionali ed internazionali ed è attivamente impegnata in attività di ricerca traslazionale principalmente nell’ambito della leucemia linfatica cronica, con collaborazioni a livello nazionale (GIMEMA) e internazionale (ERIC). Il Reparto, infine, svolge un'intensa attività didattica in corsi universitari delle lauree sanitarie (Medicina e Chirurgia, Infermieristica, Tecniche di Laboratorio Biomedico e Biotecnologie), attività formativa post-laurea ed è sede della Scuola di specializzazione in Ematologia.
IL RUOLO DELL’UNITÀ OPERATIVA DI ANATOMIA PATOLOGICA (direttore prof. Giovanni Lanza). La struttura semplice di Patologia Molecolare e Terapeutica e Emolinfopatologia (responsabile prof.ssa Roberta Gafà) facente parte dell’Anatomia Patologica ha un ruolo fondamentale nella diagnostica della patologia del sistema emolinfopoietico, ed è deputata alla diagnosi istologica delle leucemie, dei linfomi e dei mielomi. Vari sono i tipi di campione che giungono all’osservazione dell’anatomopatologo: linfonodi, milza, biopsie osteo-midollari, ma anche numerosi campioni proveniente da sedi extranodali (mediastino, polmone, stomaco, colon, cute, tessuti molli, orbita per citarne solo alcuni).
Il referto istologico include informazioni indispensabili per definire il trattamento del paziente e deve fare riferimento a linee guida internazionali condivise. La diagnostica ematopatologica costituisce una branca particolarmente difficile e complessa dell’Anatomia Patologica e necessita non solo di differenti approcci diagnostici - comprendenti l’esame morfologico, immunoistochimico e biomolecolare - ma anche di una stretta integrazione con le informazioni clinico-laboratoristiche e strumentali.
IL RUOLO DI AIL (ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO LE LEUCEMIE-LINFOMI E MIELOMA) DI FERRARA. Il 21 giugno AIL celebra la Giornata Nazionale per la lotta contro le Leucemie, i Linfomi e Mileloma, ricorrenza ancora più importante quest’anno per la sezione ferrarese in quanto decorre il 20esimo della fonazione; 20 anni di attività, di finanziamenti alla Ricerca e ai servizi di assistenza agli ammalati, di impegno prezioso dei tanti Volontari e Sostenitori, di importanti traguardi raggiunti, ma con lo sguardo sempre volto al futuro.
AIL FERRARA, fin dalla sua origine, è diventata parte integrante dell’Ematologia ferrarese, rappresentando un pilastro per i pazienti e l’ematologia stessa. La sede si trova all’interno dell’ospedale di Cona, all’1B3, davanti alla degenza di Ematologia; questo permette di mantenere un filo diretto con pazienti, familiari e personale sanitario.
Grazie al prezioso impegno di Volontari e sostenitori AIL, cuore pulsante dell’associazione, in questi anni sono state finanziate borse di studio e assegni di ricerca per un importo pari a 1.260.000 euro e cifre altrettanto importanti impiegate per garantire trasporti “casa – ospedale” agli ammalati, supporto psicologico, aiuti economici, assistenza domiciliare e acquisto di strumenti, attrezzature e arredi per l’Ematologia ed Oncoematologia pediatrica di Ferrara. L’impegno complessivo è di 2.480.000 euro.
I grandi risultati sono stati ottenuti grazie al prezioso impegno del Consiglio di Amministrazione AIL, alla costante guida e presenza del Sindaco Unico (un organo dell’Associazione), alla collaborazione dei tanti Volontari e Sostenitori AIL e di tutte quelle persone che, a diverso titolo, hanno messo a disposizione tempo e risorse unite tutte dall’unico scopo: lo spirito di solidarietà per la cura del prossimo, che è alla base dell’essere comunità.
Contatti: Sede AIL FERRARA ODV V. Aldo Moro 8, 44124 Cona (FE) 1B3-Studi Dipartimentali-Ematologia. Lun.-Ven. 8.30-14.30 Tel. 0532 236986. ailfe@ospfe.it. www.ailferrara.it
Mercatino della Solidarietà V. Carlo Mayr 96/A, Ferrara. Mart-Sab. 9.30-12.30 e 15.30-19.00 Tel. 3475772370.
LA LEUCEMIA è un tumore del sangue, causato dalla proliferazione incontrollata di cellule del midollo osseo, che si diffonde attraverso il sangue in tutto il corpo.
Esistono due gruppi di leucemia: le forme acute e le forme croniche. Le prime hanno un andamento rapidamente evolutivo e si manifestano con anemia, infezioni ed emorragie. Le seconde presentano spesso, nelle fasi iniziali, un quadro quasi del tutto asintomatico, che tuttavia si può aggravare nel tempo.
Le moderne terapie delle leucemie acute guariscono una netta maggioranza dei casi diagnosticati nei bambini (più dell’80%) e di una significativa percentuale di casi dell’adulto (attorno al 50%). Le percentuali di guarigione sono minori nell’anziano (attorno al 10-20%).
I LINFOMI sono tumori causati dalla proliferazione incontrollata di linfociti, cellule che normalmente ci difendono dalle infezioni. Nel caso dei linfomi queste cellule acquisiscono mutazioni genetiche che determinano la loro crescita incontrollata nei linfonodi e talora in altri organi. I linfomi si suddividono in due grandi gruppi: il linfoma di Hodgkin ed il linfoma non-Hodgkin. Entrambe le forme si manifestano con ingrandimento dei linfonodi e talora con sintomi quali febbre duratura, dimagrimento significativo, sudorazione notturna profusa, prurito intenso. Nel linfoma di Hodgkin le moderne terapie incentrate sull’impiego della chemioimmunoterapia e, se necessario, di agenti biologici, portano alla guarigione in più dell’80% dei casi. Nei linfomi non-Hodgkin i trattamenti di prima linea (chemioimmunoterapia) e, se necessario, di seconda linea, con terapie biologiche (anticorpi monoclonali bispecifici di ultima generazione) o con cellulari (CAR-T cells) hanno percentuali elevate di successo, variabili nelle diverse forme istopatologiche.
IL MIELOMA è una malattia caratterizzata da una crescita incontrollata delle plasmacellule, normalmente deputate alla sintesi degli anticorpi che ci proteggono dalle infezioni. Le plasmacellule del mieloma crescono nel midollo osseo e determinano la comparsa di lesioni osteolitiche, con dolore, anemia con stanchezza e danno dei reni, quest’ultimo causato dalla precipitazione degli anticorpi o di frazioni di essi nel tubulo renale. Le moderne terapie, incentrate sull'impiego di agenti biologici e sul trapianto di midollo osseo autologo, hanno migliorato nettamente i risultati, ottenendo una risposta in oltre il 90% dei casi. Analogamente a quanto avviene nei linfomi, le terapie biologiche con anticorpi monoclonali bispecifici di ultima generazione o le terapie cellulari (CAR-T cells) offrono la possibilità di curare con successo i casi di malattia recidivata.