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Il 31 maggio è la Giornata mondiale senza tabacco promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per motivare le persone a non fumare e sensibilizzare su una cattiva abitudine che è la seconda causa di morte nel mondo e il principale fattore di rischio nello sviluppo di patologie neoplastiche polmonari e respiratorie.

GLI EVENTI
. Venerdì 31 maggio, dalle ore 9.30 alle ore 12:30, presso l'ingresso della Casa di Comunità "Cittadella San Rocco" di Ferraramartedì 4 giugno presso l'ingresso della Casa della Salute Terra e Fiumi di Copparo (dalle 9:00 alle 12:00) saranno allestiti dei banchetti informativi in cui, gratuitamente e in maniera anonima, la cittadinanza potrà fare il test del carbossimetro che rileva il livello di monossido di carbonio nel sangue e ricevere materiale informativo specifico.


La Responsabile dell’Osservatorio Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL di Ferrara dott.ssa Cristina Sorio, spiega che “l’abitudine al fumo di sigaretta in Emilia-Romagna è ancora molto diffusa. Infatti il 26% degli adulti 18-69enni fuma sigarette, per una stima di oltre 764 mila persone. L’abitudine al fumo inizia precocemente: dall’indagine sugli adolescenti HBSC (Health behaviour in school-aged children) emerge che fuma sigarette l’1% degli 11enni, il 6% dei 13enni e il 24% dei 15enni; la percentuale sale al 31% tra i 18-24enni. Dopo i 50 anni la prevalenza di fumatori diminuisce progressivamente: è del 21% tra i 50-69enni, del 14% tra i 70-79enni e del 4% dopo gli 80 anni.

Nella provincia di Ferrara il 25% dei 18-69enni fuma sigarette e il 20% è un ex fumatore. La prevalenza di fumatori di sigaretta è più alta tra le persone con 18-24 anni (31%), uomini (26%) - con bassa scolarità (29%) - con molte difficoltà economiche (41%). Circa un quarto (22%) dei fumatori 18-69enni è un forte fumatore (20 sigarette o più al giorno), mentre solo il 3% è un fumatore occasionale (meno di una sigaretta al giorno).

La prevalenza di fumatori tra le persone con 18-69 anni affette da almeno una patologia cronica risulta essere del 26%; tale prevalenza scende al 10% se si considerano gli over 70. In particolare fuma il 33% delle persone con malattia respiratoria cronica e il 27% di quelle con patologia celebro-vascolare o affette da patologia epatica”.


In Italiamette in evidenza la Direttrice del Servizio Dipendenze Patologiche (SerD) dell’Azienda Usl, dott.ssa Luisa Garofani - il fumo di tabacco è una causa nota o probabile di almeno 25 malattie, tra le quali broncopneumopatie croniche ostruttive e altre patologie polmonari croniche, cancro del polmone e altre forme di cancro, cardiopatie, vasculopatie e diverse altre. Il fumo materno durante la gravidanza aumenta il rischio di basso peso alla nascita, prematurità, mortalità perinatale, morte improvvisa in culla, affezioni broncopolmonari, deficit mentali e comportamentali; mentre l'esposizione al fumo passivo durante la gravidanza è legata ad un aumento del rischio di aborto e di malformazioni congenite.

Anche il fumo paterno, prima e durante la gravidanza, ha un impatto negativo sulla salute del nascituro, causando un aumento del rischio di leucemia linfoblastica acuta ed è associato a tassi più elevati di altri tipi di tumori. Alcuni studi evidenziano anche che il fumo passivo può avere un impatto intergenerazionale: per esempio, nipoti di donne che hanno fumato durante la gravidanza hanno maggiori probabilità di sviluppare l’asma. I bambini esposti al fumo passivo sono più a rischio di bronchiolite, polmonite e altre infezioni respiratorie e hanno anche maggiori probabilità di essere ricoverati in ospedale per l'asma, di sviluppare malattie dell'orecchio medio e di morire prima dei 5 anni; inoltre, sviluppano maggiormente problemi comportamentali e scolastici e bambini con caregiver che fumano hanno quasi il 70% in più di probabilità di iniziare a fumare entro i 15 anni”.


Il dott. Nico Landi, Referente Centri Antifumo Azienda USL di Ferrara, evidenzia i benefici per la salute se si smette di fumare. “Entro 20 minuti – commenta il professionista - la frequenza cardiaca e la pressione del sangue si riducono; entro 12 ore il livello di monossido di carbonio nel sangue diminuisce e torna a livelli normali; entro 2-12 settimane la circolazione del sangue migliora così come le funzioni polmonari. Inoltre entro 1-9 mesi diminuiscono la tosse e il respiro corto, entro un anno il rischio di infarto diventa la metà di quello di un fumatore ed entro 5-15 anni il rischio di ictus diventa uguale a quello di un non fumatore. Entro 10 anni il rischio di tumore ai polmoni diminuisce fino alla metà e si riduce anche il rischio di tumori alla bocca, gola, esofago, vescica, cervice uterina e pancreas. Infine entro 15 anni il rischio di infarto diventa uguale a quello di un non fumatore”.


Le iniziative di prevenzione ed assistenza dell’Azienda USL di Ferrara vengono illustrate dalla dott.ssa Alice Cunsolo, Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica (TeRP) e conduttrice dei corsi per smettere di fumare dell’Azienda USL.

- Corsi per smettere di fumare: in collaborazione con i Servizi specialistici (Ser.Dp, Dipartimenti di Sanità Pubblica, Unità di Pneumologia) sono attivati corsi per smettere di fumare condotti da personale sanitario (medici, infermieri, TeRP, psicologi) formato dalla Regione Emilia-Romagna. Nel 2023 sono stati organizzati due corsi presso la Casa della Salute di Pieve di Cento e 35 percorsi motivazionali brevi svolti al SerDP di Ferrara.

- Counselling breve: la strategia di “avviso breve” per il cambiamento dei comportamenti a rischio per la salute prevede momenti di confronto con l’operatore sanitario, ripetuti nel tempo, con un approccio motivazionale centrato sulla persona. I contesti in cui può essere implementato l’avviso breve sono i “setting occasionali”, cui accedono periodicamente persone in salute (ad esempio medicina dello sport, screening, donatori di sangue) o i “setting assistenziali” cui accedono periodicamente persone a rischio o affette da patologie croniche sensibili alla modifica dei comportamenti. L’avviso breve sarà incorporato nei programmi di medicina di iniziativa e nei PDTA delle malattie croniche che coinvolgono l’assistenza territoriale.

- Numero verde 800 033 033: il numero verde regionale anonimo e gratuito, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 18.00 e il sabato dalle 8.30 alle 13.00, per avere informazioni su tutti i servizi e le attività delle Aziende Sanitarie, anche quelli dedicati a chi vuole smettere di fumare.

Per ulteriori informazioni, sul sito della Regione Emilia-Romagna è scaricabile un opuscolo informativo: https://www.mappadellasalute.it/le-sfide-per-la-salute-non-andare-in-fumo/ e, nel profilo Instagram di “Costruiamo salute”, sono disponibili i materiali che hanno realizzato i ragazzi e le associazioni sportive: https://www.instagram.com/costruiamosalute/

I DATI
DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ sul consumo nella popolazione italiana mostrano che fuma il 20,5% della popolazione italiana sopra i 15 anni (10,5 milioni di persone, il 25,1% degli uomini e il 16,3% delle donne) ma aumenta la media del numero delle sigarette fumate, 12,2 sigarette al giorno e un quarto dei fumatori supera le 20. Si fuma di più al sud (29,7% uomini, 18,9% donne) rispetto al centro (23,0% uomini, 12,5% donne) e l’età media dei fumatori è 46,7 anni. Tra i fumatori l’81,1% consuma sigarette confezionate, l’11,2% sigarette fatte a mano, il 14% sigarette a tabacco riscaldato e il 5% e-cig. Il 36,6% degli studenti nella fascia 14-17 anni e il 9,6% tra 11 e 13 consuma almeno un prodotto tra sigaretta tradizionale e-cig (sigaretta elettronica). Contrariamente agli adulti, tra i giovani il consumo è più diffuso tra le ragazze.

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Ultimo aggiornamento

30-05-2024 15:05

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