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Come ogni anno il 24 marzo si celebra la Giornata mondiale della tubercolosi, nata per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle drammatiche conseguenze sanitarie, sociali ed economiche determinate da questa malattia e per intensificare gli sforzi per eliminare questa epidemia globale.


IL RUOLO DEL DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA NELLA RETE AZIENDALE DEDICATA A SCREENING, DIAGNOSI E TERAPIA DELLA TUBERCOLOSI. La tubercolosi è una malattia infettiva che può potenzialmente diffondersi tra i conviventi ed i contatti del paziente affetto e, come tale, deve essere segnalata obbligatoriamente al Servizio di Igiene Pubblica del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Ferrara (diretti dalla dott.ssa Clelia de Sisti) da parte del medico che sospetta o accerta tale infezione.

In Regione Emilia-Romagna, nel periodo 2018-2022, si è osservato un numero medio annuo di casi di Tubercolosi pari a 7,6 per 100.000 abitanti. Il territorio dell’Azienda USL di Ferrara si colloca tra quelli a più bassa incidenza (5,7 per 100.000 abitanti pari a 19,8 casi annui).

In base all’organo interessato, si distinguono forme di Tubercolosi extrapolmonare e/o polmonare, quest’ultima potenzialmente contagiosa perché l’infezione è trasmissibile tramite le secrezioni respiratorie emesse da un individuo malato (saliva, starnuti, colpi di tosse).

Le linee guida nazionali e le indicazioni regionali – sottolineano le dottoresse de Sisti e Annalisa Califano (Responsabile Unità Operativa Prevenzione e controllo malattie trasmissibili e vaccinazioni in età pediatrica e adulta dell’Azienda USL di Ferrara) - individuano nella ricerca attiva dei contatti di un caso di tubercolosi polmonare una tra le più importanti misure di prevenzione della malattia, compito che viene svolto dal personale sanitario del Servizio Igiene Pubblica. Le attività di sorveglianza e controllo delle persone esposte a un caso di tubercolosi polmonare contagiosa prevedono la valutazione delle caratteristiche del “paziente indice”; delle caratteristiche individuali dell’esposto (infatti alcune categorie di persone potrebbero essere più a rischio di contrarre l’infezione tubercolare: come ad esempio i minori di età uguale o inferiore a 5 anni ed i pazienti affetti da immunosoppressione per malattia o uso di farmaci o da altre patologie, quali diabete, insufficienza renale cronica, ecc.), dell’intensità, frequenza e durata dell’esposizione e delle eventuali comunità coinvolte (scuola, strutture socio sanitarie o assistenziali, carcere)”.


Tali criteri permettono di identificare tre tipologie di contatto, relativo rischio e conseguenti misure da intraprendere:

  • “stretti” (alta priorità), di solito rappresentati dai familiari o assimilabili (come ad esempio nei casi di studenti universitari che condividono un’abitazione o compagni di classe) che condividono per un lungo periodo di tempo lo stesso spazio. Si tratta di contatti ad elevato rischio di sviluppare la malattia tubercolare;
  • “regolari” (media priorità), ad esempio persone che condividono un mezzo di trasporto per un periodo di tempo limitato oppure che frequentano la stessa mensa (soprattutto se viene condiviso lo stesso tavolo con le stesse persone tutti i giorni e per la sola durata del pasto);
  • “occasionali” (bassa priorità).

Una volta identificati il Servizio di Igiene Pubblica provvede a invitare i contatti “stretti” per sottoporli a test cutaneo con tubercolina (test di Mantoux), che viene letto dopo 48-72 ore.


Un’eventuale positività al test non significa essere malati di Tubercolosi attiva, ma che sono necessari accertamenti di secondo livello per definire se si tratta di un’espressione di infezione tubercolare latente, ovvero uno stato in cui la persona è asintomatica e non è contagiosa. I casi risultati positivi al test di Mantoux vengono segnalati al Servizio di Pneumotisiologia, afferente all’Unità Operativa di Pneumologia Territoriale, per il prosieguo dell’iter clinico e diagnostico e per accertare se si tratta di un’infezione tubercolare latente o di una malattia tubercolare attiva, fornendo in questi casi le necessarie cure.

Gli accertamenti diagnostici che vengono eseguiti nell’ambito della gestione di un caso di Tubercolosi sono gratuiti anche per i contatti.

Oltre alle attività di ricerca e sorveglianza dei contatti di casi di Tubercolosi – concludono le professioniste - il Servizio di Igiene Pubblica propone il test di screening anche in popolazioni a rischio, quali i migranti di recente arrivo in Italia, talvolta provenienti da Paesi ad alta endemia di tubercolosi, per individuare persone esposte prima che si ammalino. Partecipa inoltre ai programmi di screening tubercolare previsti per studenti e tirocinanti universitari nell’ambito sanitario e delle professioni sanitarie, unitamente all’Unità Operativa di Medicina del Lavoro aziendale”.


L’UNITÀ OPERATIVA DI MALATTIE INFETTIVE TERRITORIALE DELL’AZIENDA USL DI FERRARA (Direttore prof. Rosario Cultrera). Nella provincia di Ferrara esiste una rete per la diagnosi dell’infezione tubercolare oltre che della malattia. Questo consente di mettere in atto la terapia preventiva in tutti i soggetti a maggior rischio di riattivazione della malattia, come i soggetti con immunodeficienze virali o in terapia immunosoppressiva per malattie croniche, nelle persone detenute e in quelle che provengono da Paesi ad elevata incidenza di tubercolosi farmaco-resistente. Il Laboratorio Unico Provinciale fornisce una rapida diagnosi della tubercolosi, sia nella fase quiescente che in quella attiva, con test diagnostici rapidi insieme a quelli tradizionali gold-standard.

L’Unità Operativa di Malattie Infettive Territoriale – mette in evidenza il prof. Cultrera - offre un servizio, attivo su tutto il territorio provinciale, attraverso l’attività svolta dagli ambulatori presenti presso la Casa di Comunità “Cittadella San Rocco” a Ferrara, all’Ospedale del Delta e in quello di Cento, offrendo indicazioni sia per la prevenzione che per la diagnosi di tubercolosi. Il tutto in stretta collaborazione con le Unità Operative di Pneumologia Territoriale e Malattie Infettive Ospedaliera. I pazienti con tubercolosi attiva vengono subito indirizzati al ricovero presso le Malattie Infettive dell’ospedale di Cona, che possiede idonee degenze con stanze a pressione negativa per l’isolamento respiratorio del paziente. Questi, una volta avviato il trattamento e dimostrata la non contagiosità, viene dimesso e affidato alle strutture ambulatoriali territoriali per la prosecuzione delle cure. Un ruolo molto importante è svolto dalla Sanità Pubblica attraverso la sorveglianza della tubercolosi a livello provinciale, registrando tutti i casi, anche sospetti, di infezione tubercolare e con la diffusione di una corretta informazione sanitaria su questa patologia infettiva”.


L’UNITÀ OPERATIVA DI MALATTIE INFETTIVE DELL’AZIENDA OSPEDALIERO–UNIVERSITARIA DI FERRARA (Direttore facente funzioni dott. Mario Pantaleoni) è impegnata nel trattamento di questa patologia con un’attività clinica ed ambulatoriale. Il Reparto del Sant’Anna segue annualmente diverse decine di casi di tubercolosi e svolge attività di chemioprofilassi antitubercolare in persone con infezione latente a rischio di sviluppare la malattia conclamata. L’Unità Operativa dell’ospedale di Cona è l’unica dotata di stanze di isolamento a pressione negativa per il ricovero delle forme bacillifere altamente contagiose.

Nel 2024 – commenta il dott. Pantaleoni - l’Ufficio Epidemiologico aziendale ha documentato che, presso il Sant’Anna, sono stati notificati 30 casi di tubercolosi, di cui 10 di TB polmonare bacillifera, 9 di TB polmonare non bacillifera e 11 di TB extra-polmonare. La Sezione di Microbiologia Clinica dell’ospedale di Cona, con la quale il mio Reparto collabora quotidianamente, svolge un importante supporto diagnostico, consentendo di identificare anche eventuali forme di resistenza, favorendo un trattamento modulato in rapporto ai profili atipici riscontrati”.


LA PATOLOGIA. La tubercolosi (TBC) costituisce la più antica e famosa malattia che affligge l’umanità. Considerata, nel recente passato, scomparsa, è tuttora la più diffusa patologia infettiva a livello globale, con 10 milioni di nuovi casi all’anno e 4.500 decessi al giorno. In Italia i dati sono fortunatamente inferiori, con circa 3.000 casi all’anno, ma purtroppo stabili, per l’insorgere di nuove problematiche, quali la multiresistenza ai farmaci e la presenza di sempre nuovi fattori di rischio, come ad esempio il binomio diabete e TBC o immunodepressione e tubercolosi. La tubercolosi rimane una malattia con importanti risvolti sociali legati all’emarginazione, scarsa igiene, povertà, malnutrizione e stigma, generando spesso repulsione verso chi è ammalato. L’importante è sapere che la tubercolosi è curabile ed a costi più che accessibili. Trattandosi di un’infezione che necessita di un trattamento prolungato e complesso, le difficoltà maggiori sono legate alla compliance e all’aderenza dei pazienti interessati, appartenenti, come si è avuto modo di osservare nella nostra realtà, soprattutto negli ultimi anni, agli strati più disagiati della popolazione.

La tubercolosi è una malattia infettiva causata da un gruppo di specie di micobatteri chiamato Mycobacterium tuberculosis complex. Nel 2022, questa patologia è stata la seconda causa di morte al mondo per un singolo agente infettivo, dopo la malattia da coronavirus (COVID-19), e ha causato quasi il doppio dei decessi dell'HIV/AIDS. Sebbene la tubercolosi colpisca tipicamente i polmoni, può causare malattie in qualsiasi organo (tubercolosi extrapolmonare). La malattia si trasmette da persona a persona quando, ad esempio, un individuo con tubercolosi polmonare espelle i batteri nell'aria tossendo. Circa il 25% della popolazione mondiale è infetta da M. tuberculosis, ma circa il 10% delle persone svilupperà la tubercolosi nel corso della propria vita; il rischio è molto più alto tra gli individui immunodepressi (come le persone che vivono con HIV).

La microscopia dell'espettorato è ancora il metodo diagnostico iniziale più comunemente usato per la tubercolosi, ma la coltura rimane il gold standard, mentre l'uso di test molecolari rapidi è in aumento.

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Ultimo aggiornamento

21-03-2025 14:03

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