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In occasione della Giornata Nazionale della Neurologia, che si celebra in Italia il 22 luglio 2025 in concomitanza con la Giornata Mondiale del Cervello, la Società Italiana di Neurologia (SIN) promuove un approccio integrato alla prevenzione delle malattie neurologiche, in linea con le strategie dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l'Agenda 2030. La Giornata rappresenta un momento chiave per sensibilizzare cittadini, istituzioni e operatori sanitari sull’importanza di investire nella salute del cervello come bene collettivo.
Questo impegno si inserisce nel più ampio quadro della Strategia Italiana per la Salute del Cervello 2024–2031, ispirata al principio “One Brain, One Health - Un cervello, una salute”, che riconosce la profonda relazione tra salute cerebrale, salute mentale, ambiente e società.
Anche la città di Ferrara aderisce all'iniziativa nazionale. Grazie alla sensibilità dell'Amministrazione Comunale - e in particolare dell'Assessore alle Politiche Sociosanitarie, Cristina Coletti – nella serata del 22 luglio 2025 la Fontana di Piazza della Repubblica si illuminerà di blu, simbolo della ricorrenza.
“Nella provincia di Ferrara - mette in evidenza la prof.ssa Maura Pugliatti (nella foto), Direttrice della Neurologia Universitaria dell’Ospedale di Cona, professore ordinario di Neurologia dell’Università degli Studi di Ferrara, Presidente dell’Associazione Italiana di Neuroepidemiologia e membro del Consiglio Direttivo della SIN - ogni anno si stima la comparsa di oltre 700 casi di ictus cerebrale. Circa 5.000 persone nella nostra provincia sono affette da demenza, oltre 2.500 da epilessia attiva e 800 da Sclerosi Multipla. Patologie più rare ma dall’elevato carico socio-sanitario, quali la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) e la Miastenia Gravis (MG), presentano un’incidenza di oltre 10 nuovi casi all’anno per ciascuna di queste affezioni. Il contesto ferrarese presenta criticità specifiche, legate all'età media della popolazione, infatti oltre il 28% degli abitanti ha più di 65 anni, contro una media regionale del 24%”.
In linea con gli obiettivi nazionali le Unità Operative di Neurologia Universitaria, Neurologia Provinciale (diretta dalla dott.ssa Daniela Gragnaniello) e Neurofisiologia (il cui Responsabile è il dott. Jay Capone) stanno concentrando il proprio impegno anche sull’implementazione di un sistema sanitario basato sul modello “Ospedale - Territorio”.
“Questo modello - prosegue la prof.ssa Pugliatti – ha come obiettivo l’implementazione di attività ambulatoriali di primo e secondo livello sul territorio inserite all’interno di percorsi di cura governati e in continuità con quelli dell’ospedale, con un approccio che mira a favorire un’assistenza neurologica integrata sul territorio per rispondere in modo più efficace ai bisogni dei pazienti”.
“Il cervello - sottolinea il prof. Alessandro Padovani, Presidente della SIN - non si ferma mai nemmeno in ferie e proteggerlo anche d’estate è fondamentale. Riteniamo che le malattie del cervello abbiano lo stesso diritto di protezione e cura lungo tutto l’arco della vita, in ogni contesto e stagione; e questo a prescindere che si tratti di patologie neurologiche o psichiatriche, croniche o acute, nei bambini così come negli anziani. Perché la salute del cervello è connessa alla salute nella sua accezione più ampia, che include le persone, le comunità, gli animali, l’ambiente, e proprio per questo che deve essere difeso e sostenuto durante le vacanze. Anche nei momenti di relax è fondamentale proteggere questo organo da fattori di rischio spesso sottovalutati, come stress, disidratazione, isolamento sociale o eccessi alimentari”.
Per sottolineare l'importanza della prevenzione neurologica anche durante il periodo estivo, la SIN ha elaborato cinque consigli fondamentali per mantenere il cervello in salute durante le vacanze:
- idratazione e alimentazione neuroprotettiva con una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali, pesce azzurro e grassi insaturi, evitando eccessi di alcol, cibi ultra-processati e pasti abbondanti soprattutto la sera tardi;
- sonno regolare e di qualità, di almeno 7-8 ore per notte, cruciale per la rigenerazione neuronale;
- attività fisica quotidiana (come camminate o nuoto) che stimola la neurogenesi, migliora il flusso sanguigno cerebrale e riduce il rischio di demenza e depressione. Attività aerobiche come camminare, nuotare o andare in bicicletta (praticate anche solo 30 minuti al giorno) sono associate ad una riduzione del rischio di decadimento cognitivo fino al 30%. Inoltre, una sola sessione di esercizio può migliorare le funzioni cognitive e l’umore per oltre 24 ore;
- stimolazione cognitiva e relazioni sociali, fondamentali per proteggere dal declino. Leggere, giocare, conversare, esplorare o imparare qualcosa di nuovo sono attività che rafforzano la riserva cognitiva e la plasticità neuronale;
- gestione dello stress e protezione dai traumi, attraverso tecniche di rilassamento e attenzione alla sicurezza.
Secondo un recente studio, pubblicato su The Lancet Neurology con il contributo dell’OMS, circa 3,4 miliardi di persone nel mondo - pari al 43% della popolazione globale - convivono con una condizione neurologica, tra cui ictus, demenza, epilessia, emicrania cronica e neuropatie. In Italia, oltre il 10% delle famiglie ha almeno un componente affetto da una malattia mentale o una malattia neurologica.
La Giornata Nazionale della Neurologia rappresenta un'opportunità per rafforzare l'impegno collettivo nella protezione di un organo vitale come il cervello, promuovendo pratiche salutari e un modello assistenziale che sia sempre più vicino ai bisogni della comunità.