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E’ stata presentata questa mattina, martedì 16 settembre 2025, la donazione di due strumentazioni diagnostiche di ultima generazione e due innovativi software, recentemente consegnati all'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, grazie alla generosità della Fondazione Arlotti, dell’AIL di Ferrara e dell’Associazione “Alt Rino Vullo”.


Le due strumentazioni sono: una "Spettrometria Ecografica a Radiofrequenza – REMS" e uno "Strumento per Ibridazione Genomica Comparativa (Array CGH)". Queste apparecchiature rappresentano un significativo passo avanti nel miglioramento delle capacità diagnostiche e terapeutiche, in particolare nei campi dell'endocrinologia e dell'ematologia. I due software sono invece utilizzati per affinare ulteriormente la diagnostica legata al problema dell'osteoporosi.


Questa donazione sottolinea l'importanza della sinergia tra enti pubblici e associazioni del terzo settore, un modello virtuoso che permette di raggiungere obiettivi di eccellenza nella cura e nella ricerca. La Fondazione Arlotti, istituita nel 1989, si dedica alla promozione della formazione medica e al supporto di iniziative sanitarie. L'AIL (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma) Ferrara, da oltre vent'anni, contribuisce attivamente alla lotta contro le patologie ematologiche, finanziando ricerca, borse di studio e donazioni di strumentazioni. L'Associazione ALT Rino Vullo affianca il Centro Talassemia con sostegno ai pazienti e donazioni mirate ormai da molti anni contribuendo all'innovazione delle apparecchiature utilizzate e all'umanizzazione degli ambienti.


"Siamo lieti di presentare – ha dichiarato la dott.ssa Nicoletta Natalini, Direttrice delle Aziende Sanitarie ferraresi - un'importante iniziativa che rafforza la sinergia tra le Aziende Sanitarie ferraresi e le associazioni di volontariato che operano sul nostro territorio. Grazie alla generosità della Fondazione Arlotti e delle Associazione AIL e “ALT Rino Vullo” di Ferrara è stata possibile l'introduzione di due nuove tecnologie innovative. Questa acquisizione rappresenta un passo significativo per offrire ai nostri pazienti un livello di cura ancora più elevato. Dietro questa donazione vi è non solo la tecnologia in sé, ma anche una profonda idea di gruppo, di comunità e di intenti che ci spinge a realizzare iniziative concrete per il benessere dei cittadini. La sinergia con le associazioni diventa fondamentale per rinnovare le tecnologie e mantenere la nostra sanità provinciale innovativa e all'avanguardia. Desideriamo anche ringraziare l'Assessore Coletti e l'amministrazione comunale per la vicinanza e il supporto dimostrati verso lo sviluppo della sanità. Questa iniziativa sottolinea anche l'importanza della ricerca e il suo impatto nel contesto della formazione dei nuovi professionisti. In un momento storico caratterizzato da una carenza di vocazioni mediche e infermieristiche, Ferrara continua a distinguersi come una delle università più attrattive a livello nazionale”.


"Desidero esprimere - dice l'Assessore comunale alle Politiche Sociosanitarie Cristina Coletti - un sentito ringraziamento alla Fondazione Arlotti, ad Ail Ferrara e all’associazione Alt Rino Vullo per la straordinaria generosità dimostrata con le recenti donazioni, che andranno a portare benefici sulle cure delle persone in carico all’Ematologia e all’Endocrinologia dell’ospedale di Cona. Questo gesto di grande valore testimonia ancora una volta l’importanza della collaborazione tra il mondo del volontariato, le associazioni del terzo settore e le istituzioni sanitarie. Una sinergia che rappresenta un modello virtuoso e che consente di raggiungere traguardi sempre più alti nella qualità delle cure, nella ricerca scientifica e nell’umanizzazione dell’assistenza. Ferrara è orgogliosa di poter contare su realtà come queste, che ogni giorno dimostrano attenzione concreta verso il benessere dei cittadini e il progresso della medicina. La vicinanza ai pazienti e il sostegno alle strutture sanitarie sono esempi concreti di grande responsabilità sociale”.


REMS e SOFTWARE

La Spettrometria Ecografica a Radiofrequenza (REMS) è stata collocata presso l'Unità Operativa di Endocrinologia e viene impiegata in studi condotti in collaborazione con il Centro Talassemia. Questa tecnologia ecografica, che non espone paziente e operatore a radiazioni, è in grado di valutare la qualità e la quantità della matrice ossea. La sua utilità è particolarmente evidente per popolazioni come quella talassemica, che necessita di monitoraggio annuale, e per pazienti che non possono essere esposti a raggi X o che presentano alterazioni ossee nelle sedi d'esame abituali della DEXA (l’esame di riferimento per la diagnosi di osteoporosi è la Densitometria Ossea, valutata prevalentemente attraverso una metodica che usa radiazioni ionizzanti ossia la DEXA). Il Centro di Ferrara sarà il pilota di uno studio multicentrico di validazione della metodica in pazienti talassemici, coinvolgendo centri a Lecce, Palermo e Catania.


"L'osteoporosi – commenta la dott.ssa Filomena Longo, Direttrice Day Hospital della Talassemia e delle Emoglobinopatie dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara -rappresenta una complicanza frequente e invalidante per i nostri pazienti con talassemia. La REMS, essendo una metodica non invasiva e senza radiazioni, ha il potenziale di rappresentare uno strumento molto utile per il monitoraggio dello stato osseo, specialmente considerando le difficoltà che spesso incontriamo con la DEXA a causa delle alterazioni scheletriche tipiche della malattia. L'opportunità di partecipare a uno studio multicentrico di validazione ci permetterà di confermare l'efficacia di questa nuova tecnologia, aprendo la strada a un approccio più personalizzato e sicuro per la salute ossea dei pazienti talassemici, migliorando significativamente la loro qualità di vita".


"L'introduzione della REMS nell'Unità Operativa di Endocrinologia – commentano la prof.ssa Maria Chiara Zatelli, Direttrice Unità Operativa di Endocrinologia e Malattie del Ricambio e la prof.ssa Maria Rosaria Ambrosio, Responsabile dello studio sulla talassemiasegna un importante avanzamento nella diagnosi dell'osteoporosi. Mentre la DEXA rimane il gold standard, la REMS, grazie alla sua metodica ecografica priva di rischio biologico, ci offre un mezzo rapido, sicuro e ripetibile per valutare la densità e la qualità ossea, anche in situazioni complesse dove la DEXA potrebbe non essere accurata, come in presenza di patologie metaboliche ossee o protesi. La sua validazione in studi clinici e l'inclusione nelle Linee Guida Ministeriali sottolineano l'affidabilità di questa tecnologia, che ci consentirà di estendere la diagnosi e il monitoraggio a un'ampia platea di pazienti, incluse donne in gravidanza e pazienti oncologici, garantendo maggiore sicurezza e precisione".


I due software vengono a loro volta utilizzati in ausilio alle apparecchiature per gli esami effettuati per la diagnosi ed i monitoraggi relativi alle problematiche legate alle patologie dell'osso, sia per i pazienti talassemici sia per gli altri pazienti, in modo da affinare ulteriormente le diagnosi e migliorare la presa in carico.


ARRAY CGH

Lo Strumento per Ibridazione Genomica Comparativa (Array CGH) è stato destinato all'Unità Operativa di Ematologia, potenziando le sue capacità di indagine genetica. Questa tecnologia all'avanguardia consente di rilevare, in un singolo esperimento, perdite o guadagni di materiale genomico nelle cellule del paziente con una sensibilità fino a mille volte superiore alla citogenetica tradizionale. Permette di identificare con maggiore precisione lesioni cromosomiche e anomalie genetiche, essenziali per una scelta terapeutica mirata e per la definizione di una prognosi accurata nei tumori del sangue come leucemie, mielodisplasie, mielomi e linfomi. La strumentazione supporta anche la ricerca di nuove aberrazioni genetiche, avvalendosi, in futuro, di metodiche di intelligenza artificiale. L'ematologia ferrarese, già riferimento nazionale per le indagini citogenetiche, consolida così la sua posizione nel panorama scientifico, promuovendo la ricerca traslazionale che presto diventerà pratica diagnostica standard.


"L'acquisizione dello scanner per ibridazione genomica comparativa (Array CGH) – dichiara il prof. Antonio Cuneo, Direttore Unità Operativa di Ematologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara - rappresenta un importante salto qualitativo per l'ematologia ferrarese. Questa tecnologia ci permette di studiare l'intero genoma dei tumori del sangue con una precisione e una sensibilità senza precedenti, identificando le alterazioni genetiche che facilitano la crescita tumorale. Per i pazienti affetti da leucemie, linfomi e altre patologie ematologiche, questo significa la possibilità di affinare la diagnosi, definire in modo più accurato la prognosi e, soprattutto, selezionare la terapia più appropriata e personalizzata. È un passo fondamentale che rafforza la nostra posizione come centro di riferimento e accelera il passaggio dalla ricerca all'applicazione clinica diretta, con ricadute concrete sul percorso di cura".


LE ASSOCIAZIONI

FONDAZIONE ARLOTTI. Il 19 settembre 1991, presso lo studio del notaio Severo Maisto a Ferrara, è stata costituita la Fondazione Orlando Arlotti, promossa in memoria di Gianna Giovanni e intitolata al professor Orlando Arlotti, eminente medico ferrarese. La Fondazione nasce per sostenere la formazione di giovani medici, attraverso borse di studio in strutture nazionali e internazionali, rafforzando il ruolo di Ferrara come polo culturale e scientifico con ricadute positive anche sul piano assistenziale. Dotata inizialmente di un patrimonio di 5 milioni di lire, accresciuto da donazioni, la Fondazione ha avuto come primo Consiglio di Amministrazione il promotore – il dott. Giuseppe Zuccatelli - e venti medici ferraresi: Bruno Bagni, Riccardo Baldi, Nino Basaglia, Maurizio Bigoni, Orazio Buriani, Paolo Carinci, Gianluigi Castoldi, Francesco Conconi, Ippolito Donini, Florio Ghinelli, Sergio Gullini, Paolo Malacarne, Cesare Menini, Salvatore Minisci, Mario Morsiani, Italo Nenci, Riccardo Tamarozzi, Francesco Trotta, Calogero Vullo e Renzo Zatelli. E poi il Consiglio di amministrazione fu integrato anche dalla dott.ssa Giuseppina Arlotti e dal dott. Maurizio Faggioli.

“Nel corso dell’attività la “Fondazione Orlando Arlotti” ha provveduto ad assegnare 30 borse di studio”, spiega il dott. Zuccatelli, Presidente"La Fondazione è nata con l'obiettivo di perpetuare la nobile tradizione medica ferrarese, promuovendo la formazione e l'innovazione per il bene della comunità. Siamo profondamente orgogliosi di aver contribuito all'acquisizione di strumentazioni così avanzate, che non solo potenziano le capacità diagnostiche della nostra Azienda Ospedaliero-Universitaria, ma rappresentano anche un segnale tangibile del nostro impegno a favore di una sanità d'eccellenza".


L'AIL FERRARA ha dimostrato un impegno costante e significativo nella lotta contro le malattie ematologiche, erogando oltre 2,6 milioni di euro in 21 anni. La partecipazione alla donazione della stazione per il Laboratorio di Ematologia, con un contributo di 30.000 euro, si aggiunge a un'ampia gamma di iniziative che vanno dal sostegno alla ricerca e alle borse di studio, all'assistenza diretta a pazienti e familiari, inclusi supporti psicologici, trasporti gratuiti e aiuti economici.

"Se è stato possibile raggiungere questi risultati – evidenzia Gian Marco Duo, Presidente AILè stato grazie al prezioso impegno di Volontari, delle loro Famiglie e dei Sostenitori che mettono a disposizione tempo e risorse per donare sempre nuove speranze di vita a chi lotta contro queste gravi malattie; ma è anche grazie ai nostri angeli custodi che sono i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario e amministrativo che permettono di realizzare in concreto questi grandi progetti. AIL si impegna da sempre al fine di non far sentire mai soli gli ammalati e i familiari e intervenire per migliorare la loro qualità di vita con aiuti finanziari, trasporto gratuito da casa al day hospital, supporto psicologico, distribuzione di buoni taxi, ospitalità in appartamenti di pazienti e famigliari residenti in altre città, sostegno scolastico a bambini, rimborso di medicinali e tanto ancora".


L'ASSOCIAZIONE ALT RINO VULLO DI FERRARA si distingue per il suo supporto concreto e continuato al Centro Talassemia dell'Ospedale Sant'Anna. Oltre a finanziare borse di studio, l'Associazione ha recentemente realizzato una sala relax e accoglienza attigua al Day Hospital della Talassemia che offre ai pazienti e ai loro accompagnatori uno spazio confortevole e funzionale. Sempre sul fronte dell'umanizzazione delle cure, ALT Rino Vullo ha acquisito e donato il necessario per allestire una piccola palestra/sala giochi per i pazienti pediatrici. L'Associazione ha inoltre donato altre strumentazioni, come i rilevatori di vene, preziosi per facilitare i prelievi e migliorare il comfort dei pazienti, in particolare quelli con vene difficili da individuare. La donazione dei due software, del valore di circa 32mila euro, rappresenta l'opportunità di avere una qualità diagnostica di primo livello per i pazienti talassemici, ma anche per la popolazione generale, rispetto alle patologie dell'osso ed in particolare all'osteoporosi.

"La nostra Associazione – mette in evidenza Valentino Orlandi, Presidente Associazione ALT- Rino Vulloè impegnata a migliorare la qualità della vita dei pazienti con talassemia. E questo attraverso il contributo per l'acquisizione di apparecchiature innovative sia attraverso interventi di umanizzazione degli ambienti. Ogni nostra azione, dalle borse di studio al supporto diretto, è orientata a questo obiettivo. Continueremo a lavorare per garantire il miglior supporto possibile alla comunità talassemica, e nel farlo, come nel caso dei software, spesso miglioriamo anche le prestazioni per l'intera comunità ferrarese”.

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Ultimo aggiornamento

16-09-2025 14:09

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