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Più di un progetto su dieci, tra i 334 che a livello nazionale hanno ricevuto un finanziamento dal Piano nazionale di ripresa e resilienza nell’ambito della ricerca biomedica, è nato in Emilia-Romagna.

All'Azienda Ospedaliero - Universitaria di Ferrara sono stati finanziati 7 progetti per un valore complessivo di oltre 6 milioni e 200mila euro. Vediamo, uno per uno, i titoli dei progetti premiati e i professionisti di riferimento.

1. “Imaging polmonare avanzato al letto del paziente e monitoraggio dei muscoli respiratori per la gestione del supporto respiratorio nei pazienti affetti da malattie croniche con insufficienza respiratoria acuta: dall'ospedale a casa (Advanced bedside lung imaging and respiratory muscle monitoring for respiratory support managing in chronic ill patients with acute respiratory failure: From hospital to home)” - Principal Investigator (PI): dott. Savino Spadaro, Dirigente Medico presso Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Universitaria Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara.

2. “Progressione del deterioramento cognitivo lieve verso la demenza attraverso lo spettro del diabete e delle malattie renali croniche: il ruolo dell'infiammazione sistemica dal laboratorio al letto del paziente (Mild cognitive impairment progression to dementia across the spectrum of Diabetes and Chronic Kidney Diseases: the role of systemic inflammation from bench to bedside)” - Principal Investigator (PI): prof. Giovanni Zuliani, Direttore Unità Operativa di Medicina Interna Universitaria Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara.

3. “Impatto delle diete prive di frumento e a base di cereali antichi su sintomi, qualità della vita e infiammazione nei pazienti con sindrome dell’intestino irritabile (Impact of wheat-free and ancient grain-based diets on symptoms, quality of life and inflammation in patients with Irritable Bowel Syndrome)” - Principal Investigator (PI): prof. Roberto De Giorgio, Direttore Programma Gastroenterologia Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara.

4. “Progettazione, impostazione e validazione di uno studio multiregionale di screening genetico neonatale per molteplici malattie rare per pilotare un approccio nazionale utilizzando una doppia strategia digitale e genomica (Design, setting, and validation of a multiregional, genetic newborn screening study for multiple rare diseases to piloting a nationwide approach using a dual digital and genomics strategy)” – Principal Investigator (PI): prof.ssa. Alessandra Ferlini, Direttrice Unità Operativa di Genetica Medica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara.

5. “Trattamento dell'ostruzione venosa associata a disturbi audio-vestibolari mediante uno stent innovativo (Treatment of venous obstruction associated with audio-vestibular disorders by the means of an innovative stent)” - Principal Investigator (PI): prof. Paolo Zamboni, Direttore del Programma Malattie Vascolari Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara.

6. “MIRAGE: imaging mirato ai MIcroRnA per il monitoraggio e la stratificazione prognostica nei tumori neuroendocrini (MIRAGE: MIcroRnA-targeted imaging for monitorinG and prognostic stratification in nEuroendocrine tumors)” - Principal Investigator (PI): prof.ssa. Maria Chiara Zatelli, Direttrice Unità Operativa di Endocrinologia e Malattie del Ricambio Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara.

7. “Monitoraggio longitudinale per la gestione più precoce e migliore del mesotelioma pleurico (LIFEBELT) (Longitudinal monItoring For the Earliest and BEst management for pLeural mesoThelioma (LIFEBELT)” - Principal Investigator (PI): prof.ssa Luana Calabrò, Direttrice facente funzioni Unità Operativa di Oncologia Clinica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara.

La Regione si posiziona ai vertici in Italia per numero di progetti approvati, 39, e finanziamenti ricevuti: oltre 35 milioni di euro.

A certificarlo, al termine dell’iter di approvazione, la pubblicazione sul sito del ministero della Salute delle graduatorie del secondo Avviso pubblico del Pnrr relativo all’investimento “Valorizzazione e potenziamento della ricerca biomedica del SSN”.

L’aggiornamento delle strategie di prevenzione dell’infarto in connessione allo stress, un nuovo approccio per arrestare la progressione del tumore al pancreas utilizzando cellule mesenchimali, il monitoraggio longitudinale per la diagnosi precoce e una gestione migliore del mesotelioma pleurale; e ancora, nuove tecniche di biopsia per il trattamento di tumori rari associati a cause ereditarie, nuove terapie e reti di biobanche per le malattie rare e i tumori muscoloscheletrici, la diagnosi dell’osteoporosi; ma anche nuove soluzioni per ridurre l’impatto dei fallimenti delle protesi e migliorare le tecniche di chirurgia vertebrale, e uno studio di orientamento per scoprire le cause genetiche delle malattie renali.

Sono solo alcuni dei progetti ad alto valore innovativo risultati vincitori, che sono stati presentati dalle Ausl, dalle Aziende Ospedaliero-Universitarie e dagli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico dell’Emilia-Romagna. Per 15 di essi a ricevere il finanziamento, di 13,6 milioni, è la Regione quale destinatario Istituzionale, che li trasferirà alle Aziende, mentre agli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico regionali vanno quasi 22 milioni (esattamente 21.799.333 euro) per i rimanenti 24 progetti.

Un riconoscimento che premia il livello di eccellenza del sistema sanitario regionale anche sul fronte della ricerca e conferma la capacità dell’Emilia-Romagna di cogliere al meglio le opportunità offerte dal Pnrr, collocandosi nelle posizioni di vertice in Italia per numero di progetti approvati e finanziamenti ricevuti.

Gli ambiti di ricerca finanziati

I progetti ammessi a finanziamento dal ministero della Salute sono destinati ad assicurare lo sviluppo e la qualità delle prestazioni del Servizio sanitario ai cittadini in tema di malattie rare; tumori rari; malattie croniche non trasmissibili ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-sanitari con focus su innovazione in campo diagnostico e terapeutico; malattie croniche non trasmissibili ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali con topic su fattori di rischio e prevenzione; eziopatogenesi e meccanismi di malattia; proof of concept (ovvero prova del concetto di studio).

Le discipline interessate

Per quanto riguarda la categoria delle “Malattie Rare” sono 4 i progetti approvati e sono mirati allo studio di nuove strategie nell’ambito dell’oncologia (1), della neurologia (1), dell’ortopedia (1) e della diagnostica (1).

Per la tipologia “Tumori rari”, i progetti vincitori sono 7 e riguardano gli ambiti dell’oncologia (3), della neurologia (1), dell’ematologia e immunologia (2), della diagnostica (1).

Nell’ambito delle “Malattie croniche non trasmissibili ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-sanitari con topic su Innovazione in campo diagnostico e Innovazione in campo terapeutico, i 20 progetti vincitori riguardano gli ambiti della cardiologia-pneumologia (4), dell’ematologia e immunologia (1), della gastroenterologia (3), della geriatria (1), della nefrologia e urologia (1), della neurologia (3), dell’oncologia (5) e dell’ortopedia (2).

Sono due i progetti vincitori nel campo delle “Malattie croniche non trasmissibili ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali con topic su Fattori di rischio e prevenzione, Eziopatogenesi e meccanismi di malattia, e riguardano la cardiologia-pneumologia (1) e l’ematologia e immunologia (1).

Per la tipologia “Proof of Concept”, ovvero prova del concetto di studio, i 6 progetti vincitori sono nell’ambito della cardiologia-pneumologia (1), dell’endocrinologia (1), dell’oncologia (3) e dell’ortopedia (1).

Destinatari delle risorse

I ricercatori emiliano-romagnoli che lavoreranno allo sviluppo dei progetti afferiscono alle Aziende Ospedaliero-Universitarie di Ferrara (6.242.098 euro), Modena (1.558.600 euro) e Parma (4.800.000 euro), all’Azienda Usl della Romagna (1.000.000 euro) e ai cinque Irccs della regione: Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna (6.630.275 euro), Irccs Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Policlinico di Sant’Orsola (6.982.610 euro), Istituto in tecnologie avanzate e modelli assistenziali in oncologia di Reggio Emilia (1.923.498 euro), Istituto delle Scienze neurologiche di Bologna (3.262.950 euro), Irst di Meldola (3.000.000 euro).

Ultimo aggiornamento

19-04-2024 11:04

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