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Creare un Centro delle Patologie Tiroidee e Paratiroidee della provincia di Ferrara. È l’obiettivo del progetto di implementazione delle aziende sanitarie ferraresi per costituire un centro dedicato alla diagnosi, al trattamento e alla prevenzione delle malattie tiroidee e paratiroidee benigne e maligne.
Il progetto prevede la revisione dei percorsi già attivi e la costituzione di nuovi PDTA (Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali) nell’ottica di un maggior coinvolgimento del territorio e di raccordo tra specialisti ospedalieri e territoriali e medici di medicina generale. I PDTA terranno conto delle varie fasi del percorso del paziente: dalla diagnosi all’intervento chirurgico, alla terapia, al follow-up.
L’obiettivo è prendere in carico il paziente in percorsi assistenziali omogenei, appropriati, condivisi e dove possibile in prossimità, valorizzando le strutture presenti sul territorio e le competenze dei professionisti coinvolti, puntando alla produzione di attività sanitaria di elevata specializzazione ed attività scientifica e didattica mediante l'utilizzo di tecnologie avanzate e di metodologie innovative.
Attività ambulatoriale. Il paziente affetto da patologie tiroidee o paratiroidee benigne o maligne può essere valutato dallo specialista endocrinologo nell’ambito di una visita ambulatoriale presso una delle strutture ambulatoriali capillarmente distribuite sul territorio. In provincia è presente il servizio di Medicina Nucleare che si occupa di diagnostica e trattamento radiometabolico, mnetre l’attività chirurgica sulla tiroide e paratiroide in provincia di Ferrara viene effettuata a livello ospedaliero presso il Sant’Anna di Cona dalle Unità Operative di Otorinolaringoiatria e Chirurgia.
Telemedicina. Il progetto verrà implementato con la possibilità, inoltre, di effettuare videovisite di controllo per permettere al medico di comunicare da remoto con il paziente all’interno di una ‘Virtual Room’ dedicata e, se si rende necessario, un teleconsulto tra professionisti che consente di mettere in relazione medico di famiglia e specialista e di tracciare in forma sicura i casi discussi.
Quadro epidemiologico. Le patologie legate alla tiroide sono fra le più diffuse in Italia: si calcola che ne soffra circa il 10% della popolazione, collocandosi, per numero di casi, al secondo posto delle malattie endocrine dopo il diabete. Colpiscono in grande maggioranza le donne ma si registrano sempre più casi di disfunzioni tiroidee anche negli uomini. Il carcinoma della tiroide è oggi uno dei tumori più frequenti in Italia; in particolare, nelle donne giovani under 40 anni, è al secondo posto dopo il carcinoma della mammella. Dal punto di vista funzionale, le affezioni tiroidee sono riconducibili a forme normo-ipo e iperfunzionanti, alle tireopatie autoimmuni e alla patologia nodulare benigna e maligna.
Presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara nel periodo 2008-2022 sono stati valutati più di 18.000 pazienti per problematiche relative al nodulo tiroideo, fra i quali 1.009 pazienti sono risultati affetti da carcinoma tiroideo (5.5%) e sono stati appropriatamente presi in carico e accompagnati nel loro percorso diagnostico e terapeutico.