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L’attività dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara si arricchisce di un nuovo servizio volto a migliorare l’assistenza e la cura dei pazienti. È stato infatti istituito, nei giorni scorsi, l’Ambulatorio delle Ernie e Patologie della Parete Addominale, afferente all’Unità Operativa di Chirurgia. Il Servizio è dedicato a tutti quei pazienti che necessitano di interventi di chirurgia della parete addominale, che nel ferrarese possono essere stimati in circa 1.300 ogni anno, e si pone come obiettivo quello di diminuire le tempistiche di attesa per la visita chirurgica e la programmazione dell’intervento per questo tipo di patologie.

Per capire meglio di cosa si tratta abbiamo chiesto un approfondimento al dott. Giorgio Soliani (nella foto), Presidente eletto dell’ISHAWS (Società Italiana di Chirurgia delle Ernie e della Parete Addominale) e chirurgo presso l’Unità Operativa di Chirurgia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara (centro di Tirocinio della Scuola Nazionale di Parete Sic–Ishaws) e Coordinatore dell’ambulatorio.


Dott. Soliani ci può spiegare come funziona e quali sono gli obiettivi di questo nuovo Ambulatorio istituito presso il Sant’Anna?

La crescente richiesta da parte di pazienti provenienti dal territorio delle nostre Aziende Sanitarie - ma anche extra provinciale ed extra regionale - ha creato l’esigenza di istituire un ambulatorio dedicato alla chirurgia della parete addominale. Il Servizio è rivolto ai pazienti affetti da ernia, laparocele (ernia che si forma al di sopra di una cicatrice dovuta a un intervento chirurgico) oltre che da diastasi dei muscoli retti (aumento della normale distanza tra i due muscoli retti dell'addome). Tutto questo al fine di diminuire le tempistiche di attesa per la visita chirurgica e programmare l’intervento per questo tipo di patologie benigne che possono tuttavia risultare invalidanti e a rischio di complicanze qualora affrontate chirurgicamente in modo tardivo o in regime di urgenza”.


Come si può accedere a questo Servizio?

I pazienti saranno visitati presso questo Ambulatorio previo appuntamento al CUP con impegnativa del Medico di Medicina Generale, eseguiranno le medicazioni postoperatorie e potranno anche essere seguiti con visite di controllo per follow-up”.


I pazienti che verranno presi in carico dall’Ambulatorio con quali tecniche saranno operati?

I pazienti verranno operati con le più moderne tecniche chirurgiche che prevedono, nella maggior parte dei casi, l’utilizzo di protesi di materiale sintetico o biosintetico a rinforzo della parete addominale. Esse consentono di ridurre drasticamente le recidive, il dolore postoperatorio e le complicanze a lungo termine. Permettono inoltre, nei casi meno complessi, la dimissione dopo poche ore di osservazione e la ripresa delle normali attività quotidiane in tempi estremamente ridotti, anche entro la settimana. Gli approcci chirurgici utilizzati rientrano nella filosofia della “Tailored Surgery” per la quale si individua il trattamento su misura per ogni singolo paziente in base al tipo di patologia: dalla situazione clinica, alla costituzione del paziente; dal suo stile di vita, alle sue esigenze ed eventuali comorbidità. Gli interventi possono essere eseguiti con tecnica “open” (con incisioni di dimensioni il più possibile contenute) o con tecnica mini-invasiva, laparoscopica o robotica”.


Ci può spiegare cos’è la Chirurgia della parete addominale?

Questa chirurgia si occupa del trattamento dei difetti della parete addominale, più comunemente noti come ernie, laparoceli o diastasi dei muscoli retti dell’addome. Con il termine “ernia” intendiamo la protrusione di un organo interno verso l’esterno, in una sede che non gli appartiene. Le ernie possono essere primitive (ombelicali, inguinali, epigastriche) o ernie secondarie (definite anche laparoceli): in questo caso si tratta di formazioni erniarie in corrispondenza della sede di un pregresso intervento chirurgico. Le ernie ed i laparoceli, nel tempo, tendono ad aumentare di volume e possono comportare delle complicanze anche gravi, oltre ad essere spesso invalidanti e/o antiestetiche. Per questi motivi hanno, il più delle volte, un’indicazione al trattamento chirurgico, che è l’unico in grado di risolvere il problema in modo definitivo”.


Ci ha parlato di diastasi dei muscoli retti, di che cosa si tratta?

Nell’ambulatorio verrà riservato uno spazio importante alle pazienti affette da diastasi dei muscoli retti, una patologia caratterizzata da una separazione dei muscoli retti che colpisce prevalentemente la donna. Si tratta di una patologia apparentemente estetica ma, in realtà, è spesso causa di deficit funzionali con importanti ripercussioni sulla qualità di vita delle pazienti come incontinenza urinaria, lombalgia e alterazioni della normale funzione gastro-intestinale. In merito a questa stiamo istituendo anche uno dei primi PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) in Italia sulla diastasi dei muscoli retti, finalizzato alla presa in carico delle pazienti, dalla diagnosi fino al trattamento chirurgico più adeguato”.

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Ultimo aggiornamento

24-07-2024 14:07

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