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Ammonta ad oltre 30mila euro il finanziamento che la Regione Emilia-Romagna ha destinato all’Azienda USL di Ferrara per sostenere i progetti contenuti nel “Programma per l’innovazione e la realizzazione delle politiche sanitarie e degli obiettivi del piano sociale e sanitario regionale del Settore Assistenza Territoriale e dell’Area Salute Mentale dipendenze patologiche e Salute nelle carceri” per l’anno 2023.


I finanziamenti che arriveranno sul territorio ferrarese saranno destinati alla programmazione di un percorso formativo regionale dedicato alla funzione dello “Psicologo della Casa della Comunità” (30mila euro) - formazione per la quale l’Azienda USL di Ferrara ha il ruolo di capofila - e per lo sviluppo del progetto di telemedicina nella sanità penitenziaria (6mila euro). Quest’ultimo offrirà la possibilità, al carcere di Ferrara, di effettuare tele-visite diabetologiche di controllo, tele-refertazione di elettrocardiogrammi (ECG) e tele-consulti con il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze patologiche.


Le Case della Comunità ampliano gradualmente la loro offerta attraverso l’introduzione dello Psicologo di Cure Primarie e di Comunità. Affianco a Medici di Medicina Generale, Infermieri di Comunità, Assistenti sociali, Fisioterapisti, specialisti e volontari si affianca anche questa figura a sottolineare come la “salute” costituisca una condizione articolata, frutto di determinanti somatiche, sociali, psicologiche e relazionali. Un’attività di psicologia - collocata in stretta interfaccia multiprofessionale, in particolare con i medici e gli infermieri di famiglia all’interno delle Case della Comunità dei Nuclei di Cure Primarie o di altre sedi Comunitarie - costituisce un punto di prossimità e facile accesso rivolto a cittadini che presentano non necessariamente una psicopatologia, ma l’esigenza di affrontare, anche attraverso una consultazione psicologica, forme di disagio reattivo assai diffuso nella popolazione generale.


La presenza dello Psicologo di Cure Primarie e di Comunità risponde, in particolare, a queste aree di bisogno attraverso un approccio orientato alla prossimità, alla prevenzione e all’assunzione di scelte e stili di vita di benessere. Il tutto con l’obiettivo di offrire una consultazione precoce ed un trattamento focalizzato ai cittadini, connettendoli con le diverse risorse presenti sul territorio, anche in forma di volontariato ed associazionismo diffuso.

Sul territorio ferrarese sono già presenti, dal 2022, professionisti psicologi dedicati ad un primo accesso di consulenza e trattamento, su invio del Medico di Medicina Generale, presso tutte le Case della Comunità del territorio. Le azioni future si concentreranno sull’implementazione della formazione dei professionisti della salute ad un approccio interprofessionale e comunitario, coinvolgendo in particolare gli Psicologi e gli Infermieri di Comunità nella lettura dei bisogni e nella ricerca di risposte di rete, in interfaccia con gli Enti Locali, i Centri per le Famiglie e il volontariato. Saranno poi implementati i punti di accesso alla consultazione psicologica, rivolta in particolare agli adolescenti, attraverso gli spazi Giovani e Centri Adolescenti dei Consultori già presenti nel territorio provinciale.


QUALCHE DATO. La crescita della domanda di interventi psicologici, emersa negli anni, assume forme diverse e trasversali alle diverse fasce di popolazione (età, sesso, condizioni di salute). Uno studio internazionale dell’OMS sui problemi psicologici nell’assistenza sanitaria generale, condotto in 15 siti di assistenza primaria in tutto il mondo, ha evidenziato come i Medici di Medicina Generale (MMG) identificano nel 23,4% dei loro assistiti un disturbo di natura psicologica, nella maggioranza dei casi non trattato. In tutti i paesi industrializzati, ed in Italia in particolare, si assiste da molti anni all’invecchiamento progressivo della popolazione e, con esso, all’aumento di condizioni di vulnerabilità, patologie croniche e disabilitanti (patologie cardio-vascolari, diabete, ipertensione, fibromialgia patologie neuro-degenerative) con un importante impatto sulla qualità di vita delle persone e delle famiglie coinvolte. Nell’affrontare tali condizioni è sempre più necessario un approccio olistico ai bisogni della persona, che ne accompagni il cambiamento, favorendo l’adattamento alle nuove condizioni di vita.


Affianco a quest’area si ha quella dei cosiddetti “Disturbi Emozionali Comuni”. Con questa definizione si intende una classe piuttosto ampia di disturbi molto frequenti nella popolazione generale (ad esempio stati di ansia o depressivi, lievi o moderati, condizioni di stress cronico, insonnia, sintomi corporei di origine psicologica, ecc), il cui trattamento di elezione è individuato nell’area degli approcci non farmacologici psicoterapeutici e psico-sociali. Questi problemi, oltre ad essere estremamente frequenti, provocano una significativa sofferenza, impattando sulla qualità della vita relazionale, sociale e lavorativa delle persone che ne soffrono. Il sistema epidemiologico di sorveglianza PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) riporta, nel periodo 2016-2020, che circa il 6,2% dei cittadini intervistati riferisce sintomi depressivi nel mese precedente, con una limitazione nella funzionalità della vita quotidiana di circa 7,6 giorni al mese, contro 1 solo giorno di limitazione di funzionalità al mese riportata da persone prive di sintomi depressivi. Anche a seguito degli eventi pandemici, il disagio emozionale comune ha assunto una particolare diffusione attraverso le diverse fasce di età, come emerge anche dai dati presentati dal recente “Report Headway: A new roadmap for Brain Health – Ambrosetti 2022”; tale report evidenzia un aumento significativo dei disturbi emotivi, in particolare nella fascia di età adolescenziale, ma anche in altre fasi “critiche” del ciclo di vita come quelle della perinatalità e dell’invecchiamento.



Clicca sul link per consultare il comunicato della Regione Emilia-Romagna: https://notizie.regione.emilia-romagna.it/comunicati/2023/luglio/sanita-salute-mentale-lotta-alle-dipendenze-patologiche-e-reinserimento-sociale-al-via-in-tutta-l2019emilia-romagna-un-piano-di-interventi-sostenuto-dalla-regione-con-un-milione-di-euro-donini-201cprogetti-innovativi-per-rafforzare-l2019assistenza-in

Ultimo aggiornamento

19-07-2023 14:07

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