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L’Associazione AIL FERRARA ODV ha donato 5 Saturimetri, del valore di 2.500 euro, all’Unità Operativa di Ematologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara. Alla consegna - che si è svolta mercoledì 25 Settembre 2024 presso la degenza del Reparto - erano presenti il Direttore prof. Antonio Cuneo, il prof. Francesco Cavazzini, la Coordinatrice Sonia Altamura, il personale sanitario e il Presidente AIL FERRARA Gian Marco Duo.
AIL, dal 2004, sostiene l’Ematologia ed il Day Hospital di Oncoematologia pediatrica, finanziando la ricerca per la cura delle malattie ematologiche ed offrendo aiuti concreti ai pazienti, in particolare: trasporti casa-ospedale, supporto psicologico, aiuti economici alle famiglie in difficoltà, strumenti medicali necessari per il reparto e tanto altro ancora.
“AIL è da 20 anni al fianco dell’Ematologia - illustra Gian Marco Duo – supportando costantemente il reparto in tutte le sue necessità, dalle più complesse alle più semplici, di uso quotidiano come la donazione dei saturimetri. Tutte le richieste avanzate sono sempre state accolte e questo è frutto del grande impegno e generosità dei tantissimi Volontari e Sostenitori che quotidianamente dedicano tempo, energie e risorse a favore dell’Associazione. AIL FERRARA non riceve fondi pubblici; tutto ciò che viene realizzato a favore della ricerca, ammalati ematologici e familiari lo si deve proprio unicamente a privati cittadini, associazioni, comitati, gruppi teatrali, sportivi, proloco, amministrazioni comunali, forze dell’ordine … che non ci fanno mai sentire soli in questa nostra sfida: rendere le leucemie, linfomi e mieloma malattie sempre più curabili. Alla luce di tutto ciò è fondamentale fare rete con le varie realtà territoriali: con la collaborazione e il grande senso di comunità si raggiungono importanti traguardi.
Ringrazio sentitamente tutti quelli che, a diverso titolo, collaborano con noi ogni giorno: sono il carburante necessario per raggiungere importanti traguardi e per affrontare nuove sfide, che permetteranno di donare sempre nuove speranze di guarigione ai nostri ammalati e rendere loro meno faticoso il sofferto percorso di malattia”.