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“50 anni di Riabilitazione a Ferrara: una tradizione che volge al futuro”: questo il titolo del convegno che si svolgerà sabato 14 settembre presso l’Aula C1 del nuovo Polo Didattico dell’Università di Ferrara presso l’Ospedale di Cona. “Si tratta di un evento celebrativo – spiega la dott.ssa Susanna Lavezzi, Direttrice Unità Gravi Cerebrolesioni ed organizzatrice dell’evento - per condividere questo importante traguardo che segna mezzo secolo di impegno, dedizione e innovazione”.
Risale al 1974 infatti, la promulgazione del DM 10/02/1974 che istituiva la figura del Terapista della Riabilitazione in Italia e della Scuola Regionale per Terapisti della Riabilitazione a Ferrara diretta dal prof. Gianfranco Salvini. È al prof. Nino Basaglia che si deve la promozione della cultura riabilitativa nella città estense. A partire dal 1974 infatti, ha coordinato la prima equipe riabilitativa presso il padiglione Cavallari di via Boschetto, fino all’attuale sede presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara. Come Direttore dell’Unità Operativa di Medicina Riabilitativa e del Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione e come Professore Straordinario dell’Università di Ferrara, con grande lungimiranza, passione e visione, ha contribuito allo sviluppo di nuove competenze cliniche, scientifiche, educative e organizzative in ambito riabilitativo.
“Grazie ai progressi compiuti, al prestigio che le è stato riconosciuto e alla diffusione delle pratiche che qui si sono sviluppate – prosegue la dott.ssa Lavezzi - oggi possiamo affermare che la riabilitazione a Ferrara sia un punto di riferimento per la comunità. Guardando al futuro, ci impegniamo a continuare su questa strada di innovazione e miglioramento continuo in stretta sinergia tra Ospedale e Università, con i percorsi formativi e scientifici che ne derivano”.
“Numerose sfide ci attendono per il futuro – sottolinea la prof.ssa Sofia Straudi del Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione dell’Università di Ferrara e tra le organizzatrice i dell’evento – che riguardano non solo l'adozione di nuove tecnologie e metodologie, ma anche l'integrazione di queste innovazioni nel tessuto sanitario locale, regionale e nazionale. La nostra missione rimane quella di migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, attraverso un approccio riabilitativo sempre più personalizzato ed efficace”.
La mattinata sarà dedicata ad una riflessione a più voci sul percorso di questi 50 anni che avrà il suo momento saliente in una lettura del prof. Basaglia, a cui seguirà una tavola rotonda che affronterà il tema delle sfide organizzative e formative future. Nel pomeriggio invece si susseguiranno interventi scientifici e di respiro internazionale, volti ad approfondire aspetti innovativi nella riabilitazione della persona con esiti di ictus cerebrale.
“Ci auguriamo – conclude la dott.ssa Lavezzi - che questo convegno contribuisca a focalizzare le sfide che ci attendono e le opportunità da cogliere per continuare a migliorare la qualità della vita dei nostri pazienti e delle loro famiglie”.
Questi i componenti della segreteria scientifica che hanno organizzato l’evento: oltre alla dott.ssa Lavezzi e alla prof.ssa Straudi, la dott.ssa Antonella Bergonzoni, Direttrice facente funzioni dell’Unità di Medicina Riabilitativa; il dott. Andrea Baroni, fisioterapista e ricercatore del Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione dell’Università di Ferrara e il dott. Paolo Boldrini, fisiatra, attualmente Membro del Comitato Esecutivo della Società Europea di Medicina Fisica e Riabilitativa (ESPRM).