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La Giornata internazionale dedicata alle persone con disabilità, che si celebra il 3 dicembre, rappresenta un’occasione importante per la sensibilizzazione verso il tema di tutte le disabilità, ed i problemi connessi, alla ricerca del superamento delle barriere, siano esse fisiche, sensoriali, cognitive, culturali o ambientali.

In quest’ambito la Riabilitazione S. Giorgio dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara riveste un ruolo fondamentale in quanto rivolge i suoi servizi alla persona nella sua interezza bio-psico-sociale e opera secondo il paradigma della centralità della persona disabile, nell’intero processo di cura. Gli obiettivi della Riabilitazione del S. Anna, infatti, mirano - da un lato - a favorire il massimo recupero delle funzioni compromesse dalla patologia, qualunque ne sia la natura e l’origine: dall’altro a garantire alla persona disabile la massima indipendenza e partecipazione possibile alla vita sociale ed economica. Nella ricerca di questi obiettivi è necessario un uso coordinato di interventi medici, sociali, educativi all’interno di un percorso combinato, dove la riabilitazione medica si integra con la riabilitazione sociale.

Il S. Giorgio vede la presa in carico di pazienti, sia in regime di ricovero ordinario, in Day hospital e ambulatoriale, con la definizione di un progetto riabilitativo individualizzato. La realizzazione di tale progetto prevede l’individuazione ed attuazione di programmi riabilitativi da parte di un team di professionisti (fisiatri, fisioterapisti, logopedisti, infermieri, operatori socio sanitari) che lavorano in stretta connessione gli uni con gli altri. Grande attenzione è riservata alla presa in carico della famiglia lungo l’intero percorso riabilitativo, con interventi di informazione, educazione, affiancamento e coinvolgimento attivo.

Attualmente sono presenti all’interno della Riabilitazione 70 posti letto, suddivisi in 2 Unità Operative: Medicina Riabilitativa (UMR) e Gravi Cerebrolesioni (UGC). Qui vengono ricoverati circa 500 pazienti all’anno affetti da esiti di ictus, grave cerebrolesione acquisita, politraumi, lesioni midollari, neuropatie. A ciò si aggiungono le persone seguite presso il Day hospital e ambulatori dedicati e colpite da innumerevoli altre patologie disabilitanti. Durante il ricovero ospedaliero, oltre agli interventi specifici di riabilitazione medica, vengono attivati percorsi di reinserimento a tutti i livelli: familiare, sociale, scolastico e lavorativo, in forte integrazione con enti e istituzioni territoriali. Vengono realizzati programmi specifici: la terapia occupazionale (alla ricerca della maggiore autonomia possibile nelle attività quotidiane), la “Scuola in Ospedale” (in collaborazione con l’Ufficio Scolastico di Ferrara), la Riabilitazione professionale (in collaborazione con l’Istituto Don Calabria-Citta del Ragazzo), l’attività sportiva personalizzata (insieme ai tecnici del Comitato Paralimpico) e i programmi per la ripresa di vita indipendente (in collaborazione con l’Associazione Casa e Lavoro di Ferrara). Fondamentale è anche l’interazione con le Associazioni di volontariato (Alice Associazione per la lotta all’ictus cerebrale, Volontari del Sorriso, Pagliacci senza Gloria, Associazione nazionale Traumi Cranici).

Il tutto con profondo rispetto delle diversità, esigenze, desideri e aspettative delle persone, con un vero “empowerment”, e dove anche le “limitazioni” divengono inclusione, condivisione di esperienze e spinta allo sviluppo di nuove abilità, nell’ottica del raggiungimento della miglior qualità della vita della persona.

“In questa giornata – commentano la dott.ssa Susanna Lavezzi, Direttore UGC e la dott.ssa Antonella Bergonzoni, Direttore UMR - auspichiamo una sempre maggiore consapevolezza della necessità di implementare la cultura dell’integrazione della persona disabile lungo tutto il percorso di cura”.

Per l’Azienda Usl di Ferrara l’Area della Disabilità, che in tutto il territorio provinciale segue complessivamente 700 persone, nell’espletare le sue funzioni ha una mission ben precisa: promuovere la valorizzazione e la cura della salute delle persone adulte con disabilità.

L’Unità Operativa “Disabilità Adulti”, all’interno del Dipartimento Cure Primarie, ha il compito di programmare, coordinare e monitorare tutti gli interventi a favore delle persone con disabilità adulta (età compresa tra i 18 ed i 65 anni) e non autosufficienti. Tra gli interventi prioritari vi sono la valutazione multidisciplinare dei bisogni della persona disabile, che permette l’accesso alla rete dei servizi socio-sanitari per disabili, la programmazione e la gestione delle attività che afferiscono al Fondo Regionale della "Non autosufficienza" per quanto concerne la popolazione disabile adulta, il coordinamento del passaggio alla rete della disabilità adulta dei minori, al compimento della maggiore età, ed il coordinamento e sorveglianza dell’assistenza nei Centri residenziali e Semi-residenziali per adulti della Provincia di Ferrara.

L’attività di UVM (valutazione multidisciplinare), presente in ogni distretto, è tra le più rilevanti. L’UVM è composta da un’Assistente sociale, che può appartenere all’Azienda sanitaria o al Servizio sociale, da un Educatore professionale/terapista della Riabilitazione psichiatrica e da un medico, questi ultimi appartenenti all’Azienda sanitaria. Tale composizione permette di valutare le varie dimensioni della persona con disabilità secondo il modello bio-psico-sociale e rappresenta un importante laboratorio di integrazione tra operatori con diverse professionalità e Servizi di provenienza.

Il compito principale dell’UVM è valutare l’accesso alla rete dei Servizi della Disabilità Adulta ed impostare un progetto individualizzato, che si va ad integrare con il progetto di vita delle persona con disabilità, tenendo in particolare conto delle sue aspettative e di quelle della sua famiglia.

La complessa ed articolata rete dei servizi si compone di Centri residenziali, semi-residenziali ed interventi di supporto domiciliare quali assegni di cura, Servizi educativi ed assistenziali.

Per accedere alla valutazione UVM le persone con disabilità devono rivolgersi al Servizio Sociale del proprio territorio di residenza (di norma agli Sportelli Sociali del Comune di riferimento) ove la richiesta viene accolta e poi valutata dall’Assistente sociale competente dell’Area Disabilità.

Grazie all’utilizzo di nuove risorse provenienti dai Fondi “Dopo di noi” e “Care Giver”, dal programma “Vita Indipendente” ed a quelle ancora più recenti dal PNRR/Progetti per l’Inclusione, i Servizi hanno potuto sperimentare ed offrire alla persone con disabilità ed alle loro famiglie piani di assistenza il più possibile individualizzati e rispondenti alle loro necessità.

Questa – sottolinea il dott. Stefano Menegatti, Educatore professionale dell’Unità Operativa Disabilità Adulti e componente dell’UVM - è la direzione che si vuole continuare a mantenere nei prossimi anni”.

Ultimo aggiornamento

02-12-2022 09:12

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