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“Donne, sanità e governance”. L’esperienza delle Aziende sanitarie ferraresi raccontata nel libro “One Earth – One Health – La costruzione giuridica del terzo millennio” (curato da Franesca Rescigno e Giacomo Giorgini Pignatiello, edito da Giappichelli Editore).


Il volume raccoglie gli atti dei convegni “Natura e Ordine Giuridico” ed “Eguaglianza ed Equità di Cura” realizzati nel 2022 dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Alma Mater Studiorum di Bologna, e l’autrice del capitolo “Donne, Sanità e Governance” è la direttrice generale delle Aziende sanitarie ferraresi, dottoressa Monica Calamai. Il capitolo parte da un’analisi di contesto generale, da cui emerge ancora una forte difficoltà a superare il Gender pay gap, anche in sanità. Quindi gli strumenti messi in campo nelle aziende sanitarie ferraresi, in particolare i Bilanci di genere e, a breve, la Certificazione di Genere. Grazie a questi strumenti, è stata evidenziata una realtà in cui la partecipazione femminile è molto alta (AUSL 74%; AOU 76,5%), ma in ncui la Direzione delle strutture complesse rimane appannaggio del sesso maschile (AUSL 69%; AOU 67%).

Tra gli elementi sensibili, emerge che sull’attività di cura e caregiving ai congiunti, le donne continuano a dover svolgere un lavoro gravoso che spesso
le costringe a sacrificare la carriera. Basti guardare le richieste di congedi pa-
rentali, effettuate per quasi la totalità dalle donne lavoratrici (AUSL 95%; AOU 90%). Anche il gap retributivo conferma nella nostra realtà i dati internazionali, poiché mostra, a parità d’inquadramento professionale, differenze salariali a favore degli uomini che risultano anche molto significative nelle figure apicali dell’area sanitaria (nei casi estremi si raggiunge una differenza di circa 40.000 euro in AUSL e di circa 19.000 euro in AOU).

Rimane molto da fare sull’attività di ricerca scientifica, campo in cui la prevalenza degli uomini principal investigators (AUSL l’85%; AOU 71,9%)
segnala un ulteriore divario di genere a svantaggio delle donne. Che fare? E’ necessario mettere in campo sempre più strumenti legati alla flessibilità del lavoro che consentano di contemperare meglio tempi di vita e tempi di lavoro, in modo che le donne possano avere più opportunità di crescere, nonché strumenti atti a limitare la discriminazione.

E anche su questo Ferrara è un esempio.

Ultimo aggiornamento

17-10-2023 09:10

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