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L’introduzione nella pratica clinica delle terapie che utilizzano i linfociti T ingegnerizzati (Chimeric Antigen Receptor T-cells – CAR-T) o che li reindirizzano verso il bersaglio tumorale (anticorpi monoclonali bispecifici) rappresenta una straordinaria opportunità di cura.

Queste terapie immunologiche, grazie alla loro efficacia ed al profilo di sicurezza, sono oggi disponibili in Italia per i pazienti affetti da leucemia linfoblastica acuta, linfoma diffuso a grandi cellule, linfoma mantellare, linfoma follicolare, mieloma e sono già stati utilizzati nel nostro paese in alcuni pazienti affetti da malattie reumatologiche.

La valutazione del rapporto costo/beneficio da parte del National Institute for Health and Care Excellence (NICE) ha portato al riconoscimento che il loro impiego, nonostante gli elevatissimi costi, rappresenta un uso appropriato delle risorse pubbliche per il sistema nazionale sanitario inglese.

Nella pratica clinica, i risultati di queste terapie che spesso presentano le stesse indicazioni, sono influenzati da diversi fattori quali la scelta della sequenza terapeutica, la corretta selezione dei pazienti e, non ultimo per importanza, i tempi che intercorrono tra la potenziale eleggibilità al trattamento e la data di effettiva somministrazione.


Questa iniziativa nasce in questo scenario in rapida evoluzione, che rende necessario un continuo aggiornamento scientifico e che pone il mondo delle professioni sanitarie di fronte alla necessità di generare modelli organizzativi flessibili volti a garantire efficienza e sostenibilità del sistema.

Questa occasione di confronto tra professionisti di diversa estrazione si propone dunque di fare il punto su

  1. l’impiego di queste terapie in Italia nelle Ematologie ed in Reumatologia
  2. i risultati ottenuti nelle diverse realtà italiane, tenuto conto del fatto che la terapia con CAR-T viene effettuata in centri di riferimento, mentre gli anticorpi monoclonali bispecifici possono essere somministrati nella maggior parte dei casi nel centro che ha in carico il paziente
  3. modelli organizzativi e sostenibilità

L’incontro, che si svolgerà in modalità ibrida per garantire la massima adesione e vedrà la partecipazione della Direttrice Generale delle Azienda Sanitarie ferraresi dott.ssa Monica Calamai, vedrà una prima parte dedicata alle prime esperienze internazionali ed italiane in pazienti con malattie autoimmuni reumatologiche, una seconda parte dedicata alle esperienze della pratica clinica condotte in Italia nelle leucemie, nei linfomi e nel mieloma ed una terza parte dedicata alla organizzazione ed alla sostenibilità.

Comitato scientifico: Michele Cavo, Antonio Cuneo, Robin Foà, Marcello Govoni, Nicola Magrini, Maurizio Martelli, Pierluigi Zinzani


Marcello Govoni

Antonio Cuneo

Allegati

Ultimo aggiornamento

02-10-2024 13:10

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